Se ne parla in un convegno il 5 dicembre
Roma, 2 dic. (askanews) – Dopo le recenti trattative tra l’Unione Europea e il blocco sudamericano Mercosur, aumentano le preoccupazioni degli agricoltori veneti in vista dell’obiettivo di finalizzare l’accordo nell’ambito del G20 in Brasile. Ed è dai Giovani di Confagricoltura Veneto che arriva la necessità di fare chiarezza sull’accordo con il convegno “Dialogo oltre oceano: accordi con il Mercosur e impatti per l’agricoltura italiana”, che si svolgerà giovedì 5 dicembre alle 15 al Viest Hotel di Vicenza. Al convegno sarà presente anche Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura e neo eletto presidente del Copa, l’associazione che riunisce le principali organizzazioni agricole europee.
Spiega il polesano Francesco Longhi, presidente dei Giovani di Confagricoltura Veneto: “abbiamo voluto fortemente questo momento di approfondimento perché come giovani, in chiave futura, è cruciale conoscere dinamiche l’impatto di politiche comunitarie come queste che possono influenzare il sistema agricolo europeo – dice – I comparti degli allevamenti avicoli e bovini, dello zucchero e del mais sono quelli che potranno essere maggiormente penalizzati dall’accordo commerciale con il Sudamerica, con un impatto fortemente negativo sulla catena di approvvigionamento agroalimentare europea e a cascata sull’agricoltura veneta, dato che quei settori sono di importanza primaria. Dato che i Paesi del Mercosur non rispettano gli stessi standard ambientali e di benessere animale richiesti agli agricoltori europei, si rischia che venga creato un vantaggio ingiusto per i loro concorrenti”.
Sebbene l’Ue sia impegnata a raggiungere obiettivi ambientali ambiziosi, l’accordo Mercosur, anche con il protocollo aggiuntivo, non includerà salvaguardie forti, vincolanti e applicabili per garantire la protezione dell’ambiente e il rispetto dei diritti umani e del lavoro. “Questa mancanza di coerenza mette a rischio l’obiettivo generale dell’Ue di promuovere una transizione verso sistemi alimentari più sostenibili – aggiunge la trevigiana Martina Dal Grande, delegata per i Giovani di Confagricoltura del Ceja, Consiglio europeo dei giovani agricoltori – L’importanza strategica dell’agricoltura e del cibo dovrebbe essere sempre riconosciuta nei negoziati commerciali, poiché la sostenibilità economica, sociale e ambientale di questi settori è fragile e facilmente perturbabile”.
L’obbligo di rispettare i più alti standard ambientali e sociali, comprese le otto convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e le più recenti indicazioni del Wto, “dovrebbe essere un elemento essenziale e vincolante di qualsiasi accordo commerciale. Di qui l’esigenza di un dialogo costruttivo con i principali attori del sistema coinvolti, per approfondire ogni sfumatura di queste importanti dinamiche commerciali e valutare quali potrebbero essere le ripercussioni per la nostra agricoltura”, ha concluso.