Danneggiano impianti irrigui e divorano i raccolti
Roma, 22 ott. (askanews) – Scorribande dei branchi di cinghiali a caccia di cibo e acqua, e percorrendo fino a 40 chilometri alla volta i cinghiali divorano i raccolti e danneggiano anche gli impianti nelle campagne, come sta avvenendo nell’area rurale di Andria. Lo dice Coldiretti Puglia, denunciando la distruzione di interi raccolti di ortaggi, rape e altre colture di stagione, dalle piantine al prodotto già maturo per la raccolta, nonchè dei tubi degli impianti irrigui.
La confederazione agricola chiede quindi che venga accelerato l’iter per il piano straordinario che accompagnerà il PRIU, il Piano regionale di interventi urgenti relativi alla gestione del cinghiale, di cui la Regione Puglia si è dotata già dal 2022, adeguandolo alle norme nazionali, in un lavoro congiunto tra l’assessorato regionale all’Agricoltura e all’Ambiente. Al tavolo di lavoro siedono il sistema dei parchi regionali e nazionali e delle Reti Natura 2000 e i rappresentanti degli agricoltori.
Il tavolo ha funzioni di coordinamento consultive e propositive in materia di gestione e contenimento della fauna selvatica, compiti di disamina del raggiungimento dei target per la mitigazione degli impatti e dei rischi potenziali causati dalla specie Sus scrofa sulle attività antropiche, sull’ambiente e sulla biodiversità, e di ricognizione delle attività poste in atto dagli enti gestori dei parchi nazionali e regionali.