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Cnpr forum, sanità in codice rosso

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Perché il pronto soccorso è diventato un ring?

Roma, 22 ott. (askanews) – Nel decreto approvato a fine settembre, firmato dai ministri della Salute e della Giustizia, sono state introdotte misure per contrastare le aggressioni al personale sanitario, tra cui l’arresto in flagranza differita per episodi di violenza e danneggiamenti in ambito ospedaliero. Queste norme nascono dalla necessità di proteggere medici e infermieri, spesso vittime di aggressioni a causa della frustrazione dei pazienti per le lunghe attese e la carenza di risorse.Nel corso del Cnpr forum “Sanità in codice rosso”, organizzato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, diversi politici hanno espresso preoccupazioni e soluzioni.Andrea Mascaretti (Fratelli d’Italia) ha sottolineato l’importanza della medicina territoriale e degli investimenti per ridurre le liste d’attesa.Marianna Ricciardi (M5S) ha evidenziato il problema delle carenze strutturali e di personale, affermando che le sanzioni non bastano. Alessandro Colucci (Noi Moderati) ha insistito sulla necessità di ristabilire il rapporto di fiducia tra pazienti e medici, mentre Devis Dori (Alleanza Verdi Sinistra) ha criticato la privatizzazione crescente dei servizi di emergenza in alcune regioni.I professionisti intervenuti al dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, hanno concordato che l’inasprimento delle pene non risolve il problema alla radice. Mario Chiappuella e Paolo Longoni hanno sottolineato l’urgenza di potenziare la medicina territoriale e migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario per ridurre lo stress e le aggressioni.

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