Albano (Mef): “Certezza del diritto e semplificazioni per il fisco del futuro”
Frassinetti (Istruzione): “Liceo del Made in Italy progetto vincente”
Di Bartolomeo (Odcec Pescara): “Da riforma riequilibrio rapporto Fisco contribuente”
Caradonna (Odcec Milano): “Sanare le ferite sociali generate da pandemia e guerra”
“La riforma fiscale è il progetto di cui l’Italia ha bisogno per superare un sistema obsoleto, risalente a oltre mezzo secolo fa. Certezza del diritto e semplificazione sono i presupposti per costruire il sistema fiscale futuro e continuare la lotta all’evasione fiscale attraverso un uso più efficace delle banche dati e della tecnologia.
Puntiamo alla semplificazione, alla riduzione del prelievo e all’equità orizzontale, per arrivare infine a una flat tax con un’unica aliquota. Intendiamo rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale ed esentare la tredicesima dalla tassazione.
Il provvedimento prevede inoltre detrazioni per le spese sostenute per la produzione di reddito e stabilizza le misure sui fringe benefit. A breve il provvedimento sarà presentato alla Camera dei Deputati e poi al Senato.
Il Governo e il Parlamento stanno lavorando per garantire l’approvazione del provvedimento prima delle vacanze estive. Entro la fine dell’anno o l’inizio dell’anno, ci sarà una prima serie di regolamenti attuativi, a partire da un nuovo testo unico che riorganizzerà le tematiche per settori omogenei”.
Queste le parole di Lucia Albano, sottosegretario al ministero Economia e delle Finanze, nell’ambito del doppio confronto tra professionisti e Governo su Fisco e Formazione promosso da Cassa previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
Paola Frassinetti, sottosegretario al ministero dell’Istruzione e Merito, ha parlato di formazione professionale: “Maggiore è la consapevolezza della scelta, maggiori sono le possibilità di successo nel futuro. Dobbiamo costruire filiere professionali legate alle aziende del territorio, rafforzare la sperimentazione quadriennale e far completare i percorsi nelle accademie ITS.
Parallelamente, si promuoverà il potenziamento dei percorsi alternativi scuola-lavoro (PCTO) attraverso una didattica più pratica e laboratoriale in tutto il percorso scolastico. Un’importante novità sarà il liceo del ‘Made in Italy’, che debutterà nell’anno scolastico 2024/2025.
Infine, dobbiamo puntare su progetti personalizzati per coinvolgere soggetti più vulnerabili, rafforzando lo sport nelle scuole per favorire la rigenerazione fisica e mentale, e sostenendo nuove figure come i tutor e gli orientatori. In questo modo, rafforzeremo i legami tra scuola e casa, indubbiamente utili per comprendere e prevenire i problemi degli studenti”.
Per i professionisti, Michele di Bartolomeo (presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Pescara) ha parlato della riforma fiscale affermando: “La nuova riforma fiscale presenta diversi elementi concreti che avranno un impatto significativo sull’economia delle famiglie e delle imprese italiane.
Noi dottori commercialisti chiediamo da tempo riforme strutturali volte alla semplificazione, al consolidamento delle principali scadenze e al riequilibrio del rapporto tra contribuenti e ispettori fiscali, professionisti e Agenzia delle Entrate, attraverso una compliance che possa ripristinare il rapporto tra cittadini e Stato.
Abbiamo più volte offerto la nostra disponibilità a collaborare, sulla base delle nostre esperienze e competenze, per migliorare le norme che sono alla base del rilancio economico del Paese. Per comprendere il reale significato di questa riforma nel contesto della nostra vita quotidiana e nell’ambito delle nostre attività, attendiamo di conoscere quando il percorso istituzionale per completare questa riforma sarà concluso e quando saranno operativi i nuovi provvedimenti”.
Per quanto riguarda la formazione, Marcella Caradonna (numero uno dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano) ha evidenziato: “Il Governo deve adottare misure strutturali per favorire un orientamento continuo dei giovani e promuovere politiche attive del lavoro.
Dopo il Covid, i giovani si sono fortemente allontanati dalla scuola e non hanno prospettive concrete per il futuro lavorativo. Se vogliamo costruire il futuro economico e sociale del nostro Paese, è necessario fornire una formazione e un orientamento negli istituti di istruzione superiore in grado di sanare le ferite sociali causate dalla pandemia e dalla guerra.
A questo proposito, le libere professioni possono svolgere un ruolo fondamentale nell’orientare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro. L’Odcec di Milano ha lanciato un nuovo progetto sui social network più utilizzati dai giovani, ponendo le basi per una formazione diffusa su concetti chiave, tra cui i valori legati all’economia. Questa iniziativa può diffondersi a livello nazionale”.
Michele Santomauro