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Cina e Usa si parlano sul clima, ma a frenarli lo spauracchio Trump

AttualitàCina e Usa si parlano sul clima, ma a frenarli lo spauracchio Trump

Colloqui a Pechino in un buon clima, ma senza particolari impegni

Roma, 9 set. (askanews) – Quando Stati uniti e Cina parlano tra loro in un clima positivo, fa notizia. Tuttavia, in questo momento di cambiamento imminente della leadership americana, è difficile dire quanto tale consenso possa essere duraturo. E’ accaduto per il clima: gli inviati per il clima dei due paesi a Pechino hanno promesso di lavorare assieme per ridurre le differenze sul percorso di riduziona di gas serra. Ma, vista l’esperienza passata, su questa promessa pende come una spada di Damocle la possibilità che nelle elezioni presidenziali di novembre possa vincere Donald Trump, che sul clima ha idee molto diverse dall’attuale amministrazione Biden.

John Podesta, l’inviato americano, ha tenuto un ciclo di colloqui a Pechino, in particolare con il suo omologo cinese Liu Zhenmin, oltre che col ministro degli Esteri Wang Yi. La sua visita si è conclusa venerdì e il responsabile Usa ha parlato di “ottime discussioni”. Pechino e Washinngton, in questo contesto, hanno ribadito l’intenzioone di “ospitare congiuntamente” un vertice per la questione delle emissioni di metano e altri gas diversi lal CO2 durantre la COP29, che si terrà a Baku a novembre, secondo i due comunicati.

Podesta e Liu hanno inoltre concordato di “rafforzare ulteriormente il dialogo e gli sforzi di collaborazione” per aiutare a rendere la Cop29 un successo e “applicare le rispettive leggi per vietare le importazioni illegali e promuovere la conservazione globale delle foreste e la gestione sostenibile”.

Tuttavia, questi risultati, al di là dei toni ottimistici, sono piuttosto interlocutori alla luce della contingenza politica. “Come previsto, non c’è stato un cambiamento significativo nelle posizioni, ma c’è stata una certa comprensione reciproca su finanziamenti e emissioni di gas diversi dalla CO2”, ha commentato al South China Morning Post LI Shuo, direttore del China Climate Hub presso l’Asia Society Policy Institute (ASPI). “Il sentimento generale è positivo e le due parti volevano mantenere l’impegno sul clima”, in vista delle prossime elezioni americane. In effetti, sarebbe stato complicato per sia per Pechino sia per Washington assumere impegni specifici, alla luce dell’incertezza su chi succederà a Joe Biden alla Casa bianca.

Trump considera il cambiamento climatico una “bufala” e ha ritirato gli Stati uniti dall’Accordo di Parigi del 2015, oltre a sospendere i colloqui sul clima con la Cina nel 2017.

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