La confederazione agricola a Eima
Roma, 11 nov. (askanews) – Robotica e applicativi 4.0, intelligenza artificiale e tree climbing, il futuro prossimo al servizio dell’agricoltura, per combattere le fitopatie e difendere le colture, irrigare e risparmiare acqua o fare manutenzione sostenibile del verde, si muove lungo queste grandi macro-direttrici, esplorate da ricerca e progettazione, guardate con interesse dal mondo produttivo. Serve tempo per integrare processi e una nuova cultura del lavoro agricolo, incentivi adeguati al cambio di passo senza intaccare il reddito e coinvolgendo tutto. Di questo si è anche parlato a Eima con Cia-Agricoltori Italiani, negli Agripanel promossi con Agia, la sua Associazione dei giovani imprenditori e realizzati insieme al Crea.
Sviluppata sulle esigenze delle aziende, non standardizzata e multifunzione è la meccanizzazione che serve all’agricoltura, di per sé difficile da robotizzare. Soluzioni continuamente testate e scalabili per intervenire su un’operatività più sostenibile, in termini di sicurezza e salute per gli agricoltori, come nel caso dei trattori a guida autonoma o dei robot per i trattamenti antiparassitari, il cui intervento può incide anche sulla riduzione d’uso di questi ultimi e sui costi importanti di strumenti e piattaforme, sfruttando la versatilità degli usi possibili, tra tutti la raccolta dei dati.
Il comparto vitivinicolo, tra i più solidi in Italia, a trainare la transizione, ma la crisi climatica e i rischi per i principi attivi -è emerso negli incontri- spinge anche l’ortofrutta e il vivaismo, in Calabria per esempio, ad accelerare sul fronte tecnologico per sopravvivere agli eventi estremi e fare la differenza sul mercato.