Aggregazione fa bene a tutela e promozione
Roma, 29 ott. (askanews) – L’intesa tra GranTerre e Parmacotto rafforza il comparto alimentare Made in Italy e può contribuire a quel percorso per un nuovo patto di filiera per la suinicoltura, necessario a dare nuovo impulso alla competitività delle imprese. Così, Cia-Agricoltori Italiani soddisfatta dell’accordo siglato tra il gruppo modenese e quello parmigiano per una nuova aggregazione tra top brand della salumeria italiana.
“Questa operazione è un passo importante e positivamente strategico per il nostro agroalimentare – commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – In particolare, il comparto suinicolo, che con tutta la filiera rappresenta per l’economia italiana una risorsa rilevante, sia in termini occupazionali che di Pil, merita uno sforzo sempre più corale a salvaguardia e valorizzazione della produttività e delle eccellenze agroalimentari nazionali, che sono qualità a tavola, ma anche tradizioni e territorio. Nuove alleanze tra marchi solidi – ha aggiunto – fanno bene a tutto il Made in Italy e possono agevolare condizioni di mercato più idonee alla crescita. Le difficoltà che da troppo tempo minano nel nostro Paese la suinicoltura, non più solo i costi alti di produzione, ma anche la grande emergenza Psa, richiedono sempre più lungimiranza e coraggio”.
La fase agricola (oltre 26mila allevamenti suinicoli) genera un valore di oltre 4 miliardi di euro, con un’incidenza pari al 6,4% del valore complessivo della produzione agricola nazionale, e l’industria dei salumi realizza un fatturato di oltre 9 miliardi di euro con un’incidenza del 4,7% su quello del settore alimentare nazionale. Complessivamente oltre 13 miliardi, per un export che vale 2,3 miliardi di euro.