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Carrefour Italia: marca privata leva per alimentazione sana e accessibile

AttualitàCarrefour Italia: marca privata leva per alimentazione sana e accessibile

Rilancia Act for food. Ceo: nostro bio sarà il più economico su mercato
Milano, 22 ott. (askanews) – Un piano di rilancio del programma Act for food “per un’alimentazione più sana, rispettosa del Pianeta e a prezzi accessibili”. A presentarlo Christophe Rabatel, Ceo di Carrefour Italia, nel supermercato di Assago dell’insegna francese.
Il programma, al centro della strategia globale del gruppo della gdo per la transizione alimentare, fu lanciato nel 2018 e ora entra in una nuova fase che è lo stesso Ceo a spiegare: “E’ un momento decisivo per la nostra azienda. L’ambizione di Carrefour è quella di diventare leader della transizione alimentare per tutti – ha detto – Oggi lo scenario è cambiato. Gli italiani mettono al centro delle loro scelte alimentari la ricerca del gusto accompagnata a una forte attenzione a valori non più negoziabili. Questo ha reso necessario di scrivere un piano di rilancio di Act for food”.
I valori non negoziabili di cui parla Rabatel sono quelli che ha confermato la ricerca commissionata dal gruppo a Swg. Per la quasi totalità (il 94%) degli italiani il gusto è un driver di acquisto importante o molto importante. Anche la provenienza locale (85%) e Km0 (78%) sono molto rilevanti perchè associati ai concetti di freschezza, supporto all’economia del territorio e a minor inquinamento. Proprio la sostenibilità è per il 77% dei consumatori un elemento dirimente negli acquisti. E il prezzo? Il prezzo resta ancora una variabile chiave, seppure non l’unica a detta della ricerca: i consumatori se messi di fronte alla necessità di scegliere tra convenienza, gusto e sostenibilità prevale quest’ultima dimensione con il prezzo all’ultimo posto. In questo panorama, poi, cresce la consapevolezza sul biologico – che quasi la metà degli intervistati dicono di comprare – considerato dalla larga maggioranza dei rispondenti come più sano (90%) e sostenibile a livello ambientale (89%) e sociale (86%) oltre che gustoso (83%).
Se queste sono le leve che muovono i consumi, Carrefour Italia punta a favorirle “rendendo accessibili prodotti buoni, sani e sostenibili facendo leva sulla private label”. Il marchio Carrefour, che “globalmente rappresenta un terzo delle nostre vendite”, in Italia arriva per l’80% da fornitori locali. Ed è anche il volano per le esportazioni di prodotti made in Italy: “Nel 2023 sono stati esportati nei negozi Carrefour 1,150 miliardi di prodotti italiani il 44% in più sul 2021. Noi siamo in 40 Paesi ma i più importanti per l’Italia sono Francia, Belgio, Spagna, Romania un po’ la Polonia, poi però esportiamo anche il nostro kiwi di filiera italiana a Taiwan”. Sul fronte della mdd bio, con le sue 430 referenze, il ceo assicura che “continueremo a crescere”, ma “la nostra ambizione è quella di farlo diventare il marchio più economico d’Italia”. Non a caso sono stati selezionati 50 prodotti bio a un euro per “rendere più accessibile il segmento”. Infine un ultimo pilastro nel programma Act for food: un focus sui prodotti a base vegetale, “free-from” e “ricco in” un segmento su cui Rabatel vuole diventare “rivenditore leader”. .

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