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Carceri: ‘La musica buona’, con l’associazione Jole Santelli a Paola il format ‘Special stage’

Dall'Italia e dal MondoCarceri: 'La musica buona', con l’associazione Jole Santelli a Paola il format 'Special stage'

(Adnkronos) – La musica torna per il secondo anno consecutivo in un istituto penitenziario calabrese grazie all’Associazione di promozione sociale Jole Santelli, che ha permesso di realizzare il format ‘Special stage’ ideato da ‘Officine buone’, con il supporto della factory creativa calabrese Marley session, all’interno della casa circondariale di Paola, sotto la direzione di Emilia Boccagna, da sempre attenta alle tematiche sociali. 

Il format, ideato da ‘Officine buone’ e supportato da oltre 1000 volontari, porta la musica in oltre 55 luoghi di fragilità in tutta Italia realizzando concerti in luoghi non convenzionali (ospedali, istituti di cura, centri diurni, etc.). Il progetto prevede in ogni tappa l’esibizione di giovani artisti che hanno così l’occasione di donare il proprio talento e di emersione nel mondo musicale, confermando che il volontariato serve ad aiutare la propria comunità, ma anche, e soprattutto, se stessi. 

“E’ un progetto che unisce musica ed inclusione sociale che ha avuto come obiettivo precipuo il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti, il loro percorso di riabilitazione e il rafforzamento del legame con la società esterna”, sottolineano Paola a Roberta Santelli.  

(Adnkronos) – L’iniziativa, che si è svolta a ottobre 2024, ha visto la sfida tra 8 progetti musicali emergenti nel corso di 4 date davanti agli ospiti dell’istituto di detenzione, con il ruolo di giurati ‘speciali’, che hanno decretato il progetto vincitore che parteciperà alla finalissima nazionale di ‘Special stage’ allo Zelig di Milano, con l’opportunità di esibirsi davanti a professionisti del settore musicale con la possibilità, per il vincitore, di fare conoscere la propria musica grazie al premio finale, del valore di 10.000 euro, che prevede il finanziamento di un tour in giro per l’Italia. 

Il successo dell’iniziativa è stato confermato dalla relazione umana che si è sviluppata tra i cantautori e i detenuti, questi ultimi hanno partecipato attivamente e con passione come pubblico attento e giurati con forte senso critico, condividendo nei dibattiti successivi ai concerti le impressioni ed emozioni suscitate dalle esibizioni degli artisti, in un clima di integrazione culturale festoso, indispensabile per favorire il reinserimento sociale. 

Special Stage è un talent al contrario in cui vincono tutti: gli artisti, che hanno la possibilità di sperimentare il volontariato donando il proprio talento, e le persone in stato detentivo, a cui è offerta l’opportunità di vivere un’importante esperienza di crescita umana. “Questa prima edizione di Special Stage Paola 2024 conferma la sensibilità dei calabresi, artisti emergenti e operatori del terzo settore verso le tematiche sociali e ci auguriamo che possa diventare una tradizione da riproporre in altre regioni”, si sottolinea. 

 

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