Lun 17 Novembre 2025

Capri, è possibile superare l’overtourism e mantenere il mito

NEWSCapri, è possibile superare l’overtourism e mantenere il mito

Confronto promosso dalla Fondazione E-novation

Metti una bella Sala istituzionale su una delle Piazzette più famose al mondo; ragiona di turismo in una logica euromediterranea nel Paese che ospita, nella Capitale, il Global Summit sul turismo e scopri di vivere l’esperienza a Capri, voluta dalla Fondazione E-novation, per offrire un contributo originale a chi affronta i temi dell’industria turistica, dello sviluppo economico della programmazione territoriale.

E per capire come è andata e le premesse del confronto, basta leggere poche righe, poi, del bell’intervento di lunedì del nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Global Summit.

Si comprende così, subito, perché era necessario fermarsi a riflettere insieme Pubblico e Privati, competenze, idee, opinioni e ruoli diversi di come affrontare le sfide e cogliere le opportunità nel settore così fragile, e in questo momento storico, così delicato.

“Il turismo è uno straordinario generatore di ricchezza, il 13% del PIL per quello che riguarda l’Italia, ma il suo valore va ben al di là del lato strettamente economico. Perché il turismo racconta ciò che sappiamo fare meglio, ci consente di promuovere i nostri valori, descrive e rilancia il nostro stile di vita. Il turismo – ha concluso Meloni – è uno degli strumenti principe con cui il popolo italiano parla al mondo della sua identità, la fa conoscere e la rende così ammirata nel mondo”.

Quindi la prima cosa che ha affermato Massimo Lucidi, Presidente della Fondazione E-novation, che promuove numerosi incontri internazionali, è “scontriamoci qui dentro, diciamoci i problemi che ci sono (e ce ne sono) ma offriamo all’esterno, comunque, una Luce di Speranza, perché Capri ha un marchio nel mondo molto più forte dei nostri dispiaceri, malintesi, sofferenze, incapacità di stare insieme e persino fare sintesi. Ma ci tocca, per onorare chi nel passato ha saputo costruire il mito di Capri. Siamo stati e saremo ancora per lungo tempo trend setter perché così ci vedono e ci considerano nel mondo”.

La Fondazione promuove un annuale confronto itinerante tra Mykonos, Capri, Cannes, Montecarlo e le Baleari, Sustainability & Excellence Euromed Talks & Awards.

E così è andata. Nella Sala del Consiglio Comunale di Capri si è provato a tracciare un bilancio della stagione 2025 che sta per chiudere, confidando che col metodo del confronto permanente vengano affrontati i problemi strategici e operativi per trovare soluzioni di buon senso.

L’idea che finisca una stagione inizi una nuova era nasce dal convincimento che il turista oggi conosce i problemi e le dinamiche dell’Over Tourism (inizia ad averne maggiore conoscenza e consapevolezza); così come gli operatori turistici siano chiamati a nuove responsabilità per evitare che l’affollamento, la confusione, la mancanza di informazioni e coordinamento comprometta e correda i livelli di servizio anche quando sono tra i più alti ed esclusivi.

“Ho messo dei volontari della Fondazione a raccogliere un questionario tra una ottantina di habitué degli alberghi dell’isola per dirci la propria opinione sul turismo a Capri. Voglio ringraziare chi ha sostenuto quest’iniziativa e in particolare la Commercialista materana Cristina Gessi, l’Avvocato Penalista Maria Rossana Ursino e gli industriali bresciani Valerio Zanaglio e Alessandra Bresciani. Sebbene questo “sondaggio” sia privo di qualsivoglia bontà scientifica volevamo provare a vedere se piccoli segnali potessero essere capiti o magari apprezzati. E abbiamo notato che il fenomeno dell’Over Tourism ha riservato una migliore estate a Capri perché è aumentata la responsabilità degli operatori turistici a offrire indicazioni di sentieri e percorsi originali, ma pure la consapevolezza del turista” precisa Lucidi.

Poche parole hanno mosso molte domande e considerazioni interessanti dei convenuti. Che senso ha visitare l’isola per poco più di due ore? Che benefici porta il turismo orario? Capri si può comprendere nel mordi e fuggi? Capri è unica e anche per la natura isolana apre questioni nuove di sicurezza che sono diventate improcrastinabili.

La sicurezza 2025 inficiata da diversi fattori potrà diventare il punto di svolta per il 2026 se passa l’idea che nonostante il dialogo e buon senso pure apprezzato da operatori e turisti serve capire che non si può versare nella bottiglia da 1 litro, i 10 litri che vengono versati.

Il rapporto di 1 turista stanziale con 10 turisti giornalieri non regge perché diventa impossibile assicurare i più elementari servizi, partendo dalla sicurezza e salute, alle infrastrutture e trasporti.

“Bisogna aprire un tavolo di confronto per capire questo rapporto a quanto andrebbe fissato, coinvolgendo chiaramente Anacapri” sintetizza Massimo Lucidi.

Marcella Caiazzo domanda: chi decide quante persone può contenere un’isola? Si può chiedere ad un recipiente di contenere più della sua capienza senza Implodere? Andrebbe intavolato il discorso, così come propone l’assessore Ciuccio con chi alla Regione deve legittimare i comuni per stabilire la messa in sicurezza del nostro spazio vitale. Senza esclusivismi, il tema è la quantità non la qualità, non la discriminazione, al fine di vivere tutti bene e sicuri con gli spazi e i servizi dati. Marcella Caiazzo è disponibile con la sua struttura ricettiva di lusso ad offrire servizio tutto l’anno.

Anche Andrea Esposito che è espressione della storica famiglia di albergatori col Gatto Bianco si dice d’accordo a farsi la domanda ma pure convinto dalla buona sensazione che quest’anno si sia cresciuti in consapevolezza e responsabilità.

Concetto tradotto molto bene così dal Presidente degli albergatori Lorenzo Coppola che ha tracciato la linea su cui impegnarsi: “messaggi positivi da Capri; saremo al TTG offrendo un rafforzamento dell’offerta museale, la Roma Imperiale; clienti stanziali preferenziati per la funicolare; supporto fondamentale del Porto turistico”.

Certo non sono mancate le lamentele contro il sistema di trovare una quadra perché si possa garantire l’apertura tutto l’anno (richiesta con forza dall’ingegnere Guido Gargiulo, che col fratello Sergio rappresentano un po’ la memoria storica del turismo non solo isolano).

Lamento sì, ma soluzioni forse… tutte da ritrovare suggerisce l’avvocato Riccardo Guarino in un contratto di lavoro costruito su misura per le esigenze peculiari dell’isola.

Salvatore Ciuccio assessore al Turismo e Grandi Eventi di Capri ha preso nota di tutto col moderatore e ha assicurato l’impegno dell’amministrazione che attraverso il proprio assessorato sta monitorando le possibilità che grandi eventi continuino a scegliere Capri. Ma occorre sicurezza e non bastano le telecamere occorrono Polizia Carabinieri e controllo degli approdi.

Il problema è complesso ma “il metodo dell’ascolto e del confronto è la Lezione che Capri affida ai tanti come noi che la guardano con affetto e fiducia” conclude Gianluigi Lembo patron dell’Anema e Core.

Il tema delle Isole Minori richiede il “modello Caivano” conclude Massimo Lucidi di intervento dello Stato con poteri, con presenza e gesti coerenti.

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