E’ il “Fabè Barbera d’Asti Docg 2022” in memoria di Fabio Costantino
Milano, 13 ott. (askanews) – L’azienda vitivinicola Cadgal (già Ca’d’Gal) presenta “Fabè Barbera d’Asti DOCG 2022”, etichetta protagonista del progetto solidale in memoria di Fabio “Fabè” Costantino, amico prematuramente scomparso di Alessandro Varagnolo, titolare dal 2023 del progetto enologico che riunisce le Tenute di Viladivilla di S. Stefano Belbo (Cuneo) e La Cova di Calamandrana (Asti).
L’iniziativa mira a sostenere la costruzione e il funzionamento del “Centro Medicale Fabio Costantino” nella città di Glei, in Togo. Il centro medico, nel tempo, è diventato un punto di riferimento per i circa centomila abitanti dei comuni e dei villaggi circostanti Glei, che altrimenti sarebbero costretti a intraprendere un viaggio di oltre tre ore per raggiungere l’ospedale più vicino. Una parte dei ricavi delle vendite di questa Barbera sarà infatti utilizzato per far fronte alle esigenze del personale sanitario, come l’acquisto di medicinali e di attrezzature, oltre al mantenimento del pozzo per l’acqua.
“Fabio nel corso della sua vita si è sempre dedicato al volontariato, al fare del bene in modo concreto per gli altri” racconta Varagnolo, spiegando che “il suo esempio, unito alle mie esperienze missionarie in Africa e America Latina, mi ha spinto a riflettere sul tema della responsabilità sociale, anche dal punto di vista aziendale. Da qui la nascita del progetto che intende trasformare il suo ricordo in un’opera tangibile, dando continuità a una delle sue più grandi vocazioni”.
Il “Fabè Barbera d’Asti Docg” nasce nei vigneti di Calamandrana, a 250 metri sul livello del mare, esposti a Sud-Ovest e caratterizzati da un suolo composto da marne bianche e argille blu. Dopo la diraspatura e la pigiatura delle uve, il vino fermenta in autoclave di acciaio inox a temperatura controllata, tra i 24 e i 28 gradi, per un periodo di 8-12 giorni. Una volta imbottigliato, nell’estate successiva alla vendemmia, affina per ulteriori nove mesi.
Ca’D’Gal nasce nel 1989 con la principale missione di ridefinire i confini identitari del Moscato d’Asti. Il vino simbolo è il “Moscato d’Asti Vite Vecchia” (anche noto come “Vigna Vecchia”), prodotto in quantità limitatissima, che affina per 60 mesi immerso nella sabbia. L’anno scorso Alessandro Varagnolo, unitamente alla neocostituita famiglia La Cova, acquisisce l’azienda da Alessandro Boido.