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Calenda boccia manovra Meloni: demenziale. Ecco le nostre proposte

AttualitàCalenda boccia manovra Meloni: demenziale. Ecco le nostre proposte

“Premier è nuova, va aiutata e non solo contestata”

Roma, 23 nov. (askanews) – La prima legge di bilancio varata dal governo Meloni “non ha una visione del Paese” ed è “pericolosa”. E’ totalmente priva di nerbo e idee”. Tiene i conti sotto controllo? “Ventuno miliardi vengono dal deficit, 3 dagli extra profitti… gli altri chi li compre? Aumenterà la pressione fiscale”. Il leader di Azione Carlo Calenda ha presentato in Senato la contro-manovra del terzo polo e invitato la premier Giorgia Meloni ad un “incontro” perché “è nuova in questo lavoro e pensiamo vada aiutata e non solo contestata”.

Il testo varato dal Consiglio dei ministri “è demenziale, una grande presa in giro anzitutto per gli elettori della destra. Tutte le promesse sono state disattese”, ha sottolineato Calenda.

“Berlusconi – ha attaccato Calenda – aveva promesso pensioni doppie” e invece “arriveranno sei euro al mese”; dovevano abolire “la Fornero e invece fai un intervento per 42mila persone che ci costerà alla fine della legislatura 3,5 miliardi di euro”; Stop al reddito di cittadinanza e “poi affermi che non sai come farlo”; la “flat tax per tutti è diventata una flat tax solo per le partite Iva fino a 85mila euro” con i dipendenti che hanno quel reddito che pagano di tasse “tre volte” di più di quanto verserà una partita Iva. “Non ci sono investimenti di natura industriale. Che si fa sulla sanità? Sull’istruzione? Sulla ricerca? Sui giovani e le donne? Sulla povertà? Non c’è niente”, ha chiosato Calenda.

Sono otto le proposte della contro-manovra presentata da Calenda insieme a Raffaele Paita (capogrupo Az-Iv in Senato), Matteo Richetti (capogruppo Az-Iv alla Camera), Luigi Marattin (capogruppo Az-Iv in commissione Bilancio e responsabile economico di Italia viva) ed Elena Bonetti (ex ministra nel governo Draghi e deputata Az-Iv): 1) Dal Reddito di Cittadinanza al Rei potenziato; 2) Ripristinare il piano Impresa 4.0 per sostenere l’innovazione; 3) Fisco: riforma sistemica e non slogan; 4) Welfare (family act, borse per studenti e salario minimo); 5) Aumentare le risorse della sanità pubblica; 6) Ridurre il costo bollette per imprese e famiglie; 7) Potenziare la capacità di spesa dei fondi del Pnrr; 8) Misure sul sistema pensionistico.

In una slide le coperture per una contro-manovra che vale 35,4 miliardi di euro: “maggior deficit programmato dal Governo (da 3,4% a 4,5%) 22 miliardi; tassazione sugli extra profitti per 7 miliardi di euro; incremento dell’attuale previsione di spending review a 1 miliardo; maggiore compliance fiscale 3,1 miliardi; fondi non spesi del Pnrr 1,2 miliardi; eliminare ‘quota 103’ 0,7 miliardi; eliminare la flat tax incrementale e la maggiorazione del forfettario 0,4 miliardi”.

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