“Ci servono dettagli prima di poter fare valutazioni”
Roma, 24 ott. (askanews) – La direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva mantiene una linea prudente sui propositi delle grandi economie emergenti, i paesi chiamati con l’acronimo “Brics” di creare un sistema di pagamenti autonomo, indipendente da quelli occidentali.
“L’Idea di creare un sistema di pagamenti di un gruppo di Paesi non è nuova. Ci servono maggiori dettagli su cosa sia questa idea, su come si tradurrebbe nella realtà. E poi saremo in grado di valutarla”, ha risposto a chi l’ha interpellata sulla questione, durante una conferenza stampa alle assemblee autunnali di Fmi e Banca Mondiale.
Da quando, a seguito dell’esplosione della guerra in Ucraina, i paesi Nato, gli Usa e i paesi Ue hanno utilizzato sistemi di pagamento e sistemi finanziari come uno strumento per comminare sanzioni alla Russia e i suoi partner, congelandone titoli per decine di miliardi di dollari, i Brics – acronimco di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, a cui si stanno aggiungendo diversi altri Paesi emergenti – hanno avviato iniziative pilota, perfino con una certa rapidità, per creare sistemi di pagamento paralleli.
In particolare diversi Stati hanno collaborato attivamente con la Banca dei regolamenti internazionali per sperimentare nuove soluzioni di pagamento. Questi Stati fanno parte anche del Fmi, dove alcuni hanno anche un peso rilevante, come la Cina.
“Più in generale – ha aggiunto Georgieva – quello che rilevo è che abbiamo diversi membri che sostengono diversi gruppi, ma tutti quanti sostengono il Fondo monetario internazionale”.