VENEZIA – Dal gusto bottarga e sedano candito dalla Sardegna, fino a riso, tè e gelsomino dalla Cina: una manifestazione tra le più antiche nel suo settore si rinnova, apre al pubblico e mette al centro qualità e artigianalità. È la Mostra internazionale del gelato artigianale (Mig), la cui 64esima edizione si terrà in fiera a Longarone, in provincia di Belluno, dal 23 al 25 novembre cambiando volto e concentrandosi sulla promozione e la tutela del gelato artigianale confezionato con prodotti che esaltano tradizione e professionalità del gelatiere. Protagoniste saranno le eccellenze agroalimentari del made in Italy trasformate dall’estro di alcuni maestri gelatieri, anche esteri, tra cui lo chef stellato taiwanese, Arvin Wan.
Spazio anche all’innovazione con le tecnologie per la lavorazione e conservazione del gelato e ad appuntamenti di approfondimento tecnico professionale. In questa veste la fiera riapre al pubblico generale, e non solo agli addetti del comparto, nella sua interezza. “La più importante novità riguarda il prodotto gelato” e per “contribuire alla definizione di un più chiaro concetto di gelato artigianale naturale, la fiera quest’anno ha varato un disciplinare per concentrare” nella rassegna “le più alte espressioni della lavorazione di ingredienti naturali e di alta qualità. Per questo la fiera riapre al pubblico per coinvolgerlo, informarlo ma anche avere utili feedback”, spiegano gli organizzatori. Tra gli espositori ci saranno produttori di materie prime d’eccellenza, provenienti da piccole produzioni di nicchia; aziende con anche una visione etica e sostenibile, con un’attenzione particolare ad ambiente e responsabilità sociale, che la Fiera vuole promuovere. Banditi invece prodotti con additivi, coloranti, aromi e conservanti, se artificiali, basi pronte e basi liquide complete.
Alla Mostra internazionale del gelato artigianale, che si estende su 10.000 metri quadri, sono attesi 134 marchi, 99 in rappresentanza di 15 regioni italiane e 35 di 18 Paesi esteri (Germania, Austria, Spagna, Croazia, Belgio, Slovenia, Argentina, Paesi Bassi, Grecia, Lussemburgo, Serbia, Polonia, Bulgaria, Slovacchia, Colombia, Giappone, Francia e Cina). Attesi anche 15.000 visitatori (ingresso a 15 euro, compreso carnet con 12 degustazioni del Percorso del Gusto). “Quest’anno abbiamo deciso di posizionare la fiera in modo diverso. L’idea è valorizzare il prodotto artigiano ancora di più di quanto è stato fatto in tutti questi anni”, afferma Michele Dal Farra, presidente di Longarone Fiere Dolomiti. “Siamo fermamente convinti che il mercato del gelato sia ampio e ricco di diversità, e che ogni gelatiere debba avere la libertà di scegliere come intende portare avanti la propria professione. Noi vogliamo, anche in linea con le nostre dimensioni, la collocazione geografica e le tradizioni del nostro territorio, intraprendere una strada parallela ma diversa e nuova. Una strada che, secondo noi, è un’opportunità in più per i gelatieri che lo desiderano di differenziarsi e valorizzare fino in fondo le loro capacità professionali con ricadute positive anche sui profitti della loro gelateria”, aggiunge Dal Farra. Obiettivo della manifestazione è anche raccontare il gelato come prodotto di alta cucina, valorizzando la maestria artigiana e l’unicità dei prodotti tipici territoriali, regionali e non solo. Saranno quindi organizzate, tra i momenti formativi e divulgativi, diverse masterclass di alta gelateria con chef stellati internazionali.
Nel “Percorso del gusto”, 24 maestri gelatieri provenienti da Italia, Francia, Bulgaria, Germania, Cina, Giappone e da altri Paesi presenteranno ciascuno un gusto unico, espressione del proprio territorio: dal gusto bottarga e sedano candito dalla Sardegna, fino al riso, tè e gelsomino dalla Cina, passando dalla rosa damasceana lavorata da una chef bulgara e dall’italianissimo zabaione al Barolo chinato. E ancora, proposte di gusti realizzati con i prodotti a marchio Dop e Igp, nonché presidi Slow Food e Tipicità regionali, presenti con i relativi produttori in Fiera. Che ospiterà anche lo chef taiwanese Arvin Wan, primo gelatiere stellato Michelin al mondo. Wan ha fondato Minimal nel 2021, conquistando il pubblico e la critica per il suo approccio innovativo al gelato. Tra i sapori più particolari proposti da Minima, le combinazioni come il Yuzu con fiori di magnolia, il prugna rossa con angelica Keiskei e noci o l’osmanto con rum e longan.
La fiera sarà un punto di riferimento per i professionisti del gelato artigianale, ma anche vetrina per la collaborazione con consorzi di tutela e piccoli produttori locali, valorizzando l’autenticità, la qualità e la sostenibilità nel settore della gelateria. Non mancheranno aziende di macchine e per la produzione, presentazione e conservazione del gelato con soluzioni orientate alla massima efficienza nel lavoro, al risparmio energetico e quindi alla sostenibilità. Ci sarà anche Venicepromex per far incontrare le imprese venete con il mercato internazionale coinvolgendo oltre 57 buyer, giornalisti ed esperti provenienti da tanti paesi. Infine, il ‘Fuori Salone”, con Cene del Gusto Circolare, format che celebra la lotta allo spreco e l’etica del recupero: gelatieri e chef stellati proporranno menù basati sull’uso integrale degli ingredienti.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it