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Booking catalogata “gatekeeper” dalla Ue, scattano nuovi obblighi

AttualitàBooking catalogata "gatekeeper" dalla Ue, scattano nuovi obblighi

Come divieto di “clausole di parità” o accesso continuo ai dati
Roma, 14 nov. (askanews) – La Commissione europea ha catalogato Booking Holdings, la società che controlla il portale di prenotazioni hotel e case vacanze come “gatekeeper” – termine con cui vengono designate le entità che fanno da collegamento tra operatori commerciali e consumatori – e ora per la società scattano una serie di obblighi collegati alle nuove normative comunitarie.
Booking, afferma Bruxelles con un comunicato, deve garantire che il suo servizio di intermediazione online rispetti tutti gli obblighi pertinenti della legge sui mercati digitali. Concretamente, questo significa che gli hotel, le compagnie di autonoleggio e altri fornitori di servizi di viaggio che dipendono da Booking.com per raggiungere i loro clienti possono iniziare a godere di nuove opportunità.
Ad esempio le cosiddette clausole di “parità” sono vietate dalla legge sui mercati digitali, prosegue la Commissisone: pertanto, gli hotel, i noleggi auto e altri fornitori di servizi che utilizzano Booking.com sono ora liberi di offrire prezzi e condizioni diversi (anche migliori) sul proprio sito web o su altri canali rispetto a Booking.com.
La prenotazione non deve introdurre altre misure aventi lo stesso effetto delle clausole di “parità”. Ad esempio, Booking non è autorizzata ad aumentare i tassi di commissione o a cancellare dall’elenco le offerte degli utenti commerciali che forniscono prezzi diversi su un altro sito web rispetto a Booking.com. Ciò significa che altre piattaforme e fornitori di servizi di viaggio possono competere a condizioni più eque, portando all’innovazione e a prezzi più bassi.
Gli hotel e altri servizi di viaggio avranno accesso in tempo reale e continuo ai dati che loro e i loro clienti generano attraverso l’uso di Booking.com, offrendo a queste aziende nuove informazioni.
Gli utenti commerciali possono ora scegliere di trasferire i dati generati su Booking.com a piattaforme alternative. Ciò consentirà agli hotel e ad altri fornitori di servizi di viaggio pertinenti di sviluppare offerte più innovative e offerte su misura, posizionandole in modo più competitivo sul mercato.
A partire da oggi, dice ancora Bruxelles, Booking è tenuta a dimostrare la sua piena ed effettiva conformità alla legge sui mercati digitali delineando le misure intraprese in una relazione di conformità. La versione pubblica della presente relazione è accessibile sulla pagina web dedicata alla legge sui mercati digitali della Commissione. Booking ha inoltre presentato alla Commissione una descrizione, sottoposta a audit indipendente, delle tecniche utilizzate per la profilazione dei consumatori, unitamente a una versione non riservata delle relazioni sulla profilazione dei consumatori. Infine, la Commissione ha ordinato a Booking di conservare tutti i documenti e le informazioni che potrebbero essere pertinenti per valutare e monitorare l’effettiva attuazione e il rispetto della legge sui mercati digitali.
La Commissione analizzerà ora attentamente la relazione di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci nel conseguire gli obiettivi dei pertinenti obblighi previsti dalla legge sui mercati digitali. La valutazione della Commissione si baserà anche sul contributo delle parti interessate, anche nel contesto di un seminario pubblico sulla conformità il 25 novembre 2024,in cui Booking è invitata a presentare le sue soluzioni. (fonte immagine: Booking Holdings).

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