venerdì, 22 Novembre , 24

Bonus mobili, confermata la proroga anche per il 2025

EconomiaBonus mobili, confermata la proroga anche per il 2025

Il termine ultimo per l’agevolazione era stato fissato al 31 dicembre 2024 ma lo schema di Manovra sottoposto al Consiglio dei Ministri prevede la proroga per il 2025. Le condizioni dovrebbero essere le stesse del 2024 senza ridimensionamenti. Lo sconto del 50% è applicabile alle spese per mobili e grandi elettrodomestici destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione con un tetto massimo di 5000 euro. La spesa dovrà essere sostenuta entro la fine del 2025.

Il bonus copre anche l’acquisto di sistemi di illuminazione che completano l’arredo e per i grandi elettrodomestici occorre che abbiano una classe energetica non inferiore alla classe A per i forni; alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla classe F per i frigoriferi e i congelatori. Vi rientrano anche le spese di trasporto e di montaggio degli stessi.

Quali spese sono escluse?

Restano escluse, invece, le spese sostenute per l’acquisto di porte, pavimentazioni, tende o altri complementi di arredo.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che “il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio”

Come devono essere effettuati i pagamenti?

Al fine di fruire del bonus fiscale i pagamenti dovranno essere effettuati tramite bonifico o carta di credito. Restano esclusi gli assegni, i contanti o strumenti di pagamento diversi.

Attenzione però a conservare i giustificativi di spesa indispensabili per il riconoscimento dell’agevolazione fiscale. In particolare, bisogna conservare: la ricevuta del bonifico quale attestazione del pagamento o la ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito; le fatture di acquisto dei beni, con precisa indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni e dei servizi acquisiti, pena il mancato riconoscimento dei benefici.

Stefano Botta

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari