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Bonus edilizi: rendite catastali più alte per chi ne ha usufruito

EconomiaBonus edilizi: rendite catastali più alte per chi ne ha usufruito

In questi giorni il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha presentato in Parlamento il Piano di Bilancio Strutturale. Tra le principali iniziative menzionate vi è l’aggiornamento catastale per gli immobili ristrutturati con il ricorso ai bonus edilizi, intervento già pianificato nella precedente manovra. In pratica, ciò implica che i possessori di seconde o terze case che hanno beneficiato di bonus edilizi dovranno pagare un’aliquota Imu più elevata. Inoltre, nel caso di vendite immobiliari, saranno obbligati a versare imposte di registro e IVA superiori.

Un ulteriore intervento previsto dal Piano di Bilancio Strutturale è rappresentato dalla realizzazione di un sistema accessibile e integrato tra il Catasto e l’archivio del Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (A.P.E.). Le banche dati relative all’Ape e al catasto dovrebbero finalmente poter comunicare tra loro.

Una regolamentazione simile è già in vigore, grazie alle disposizioni della recente legge di Bilancio. Per analizzare le modifiche che avverranno nei prossimi mesi, è utile guardare al Piano strutturale di Bilancio, il quale mira a “rendere l’archivio del Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica” – noti come Ape – “pubblico, accessibile e integrato con il catasto”. Questi documenti sono fondamentali per certificare la classe energetica degli edifici.

La combinazione di queste due banche dati, ovvero l’Ape e il catasto, dovrebbe permettere di rilevare possibili anomalie. Come già menzionato, tra queste anomalie rientrano anche le abitazioni o gli edifici che attualmente non risultano registrati nel catasto, i quali sono quindi, di fatto, considerati irregolari.

GLI INTERVENTI PER GLI EDIFICI GREEN

Per quanto riguarda il settore immobiliare, l’esecutivo sarebbe al lavoro su una revisione globale dei bonus edilizi, seguendo le indicazioni dell’Unione Europea riguardo all’adeguamento degli edifici sostenibili. Come dichiarato dalla premier Giorgia Meloni nel corso dell’assemblea di Confindustria, si prevede che i benefici fiscali siano destinati unicamente alle abitazioni principali. Attualmente, è certo che ci sarà un anno di agevolazioni standard per i lavori di ristrutturazione, che passeranno dal 50% nel 2024 al 36% nel 2025.

DETRAZIONI FISCALI E REDDITI DEI CONTRIBUENTI

Si anticipa una relazione tra le detrazioni fiscali e il reddito dei contribuenti, insieme a un aiuto finanziario per coloro che si trovano in una situazione di incapienza. Rimangono da affrontare i crediti del 2023 associati al Superbonus: questo è l’unico anno in cui non è consentita la suddivisione del credito in 10 anni, mentre per gli anni successivi tale opzione sarà obbligatoria. L’interruzione delle cessioni comporta il rischio di incapienza per i contribuenti che hanno accumulato crediti nell’anno 2023.

GIORGETTI: “DOCUMENTO AMBIZIOSO MA REALISTICO”

Il ministro Giorgetti ha descritto il Piano come un’iniziativa “ambiziosa ma realistica”, lanciata in un periodo di crescente incertezza a causa dei conflitti attuali. Ha annunciato di aver elaborato un piano per abbattere il debito pubblico, definendolo un’esigenza imprescindibile. Inoltre, il progetto prevede che l’Italia possa uscire dalla procedura per surplus eccessivo entro il 2027. Tuttavia, in merito alle preoccupazioni sulla crescita del 2024 sollevate dalla Banca d’Italia e dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il ministro ha riconosciuto le sue apprensioni. La recente revisione delle proiezioni dell’Istat, che ha determinato un abbassamento delle stime di crescita per il 2024, complica l’obiettivo di un incremento reale del Pil dell’1% per quest’anno. Gli obiettivi per il 2025 e il 2026, però, restano invariati. Giorgetti ha anche menzionato la sua recente intervista sui “sacrifici” che avevano destato preoccupazione sui mercati. Ha osservato che le borse europee hanno vissuto un calo e ha voluto tranquillizzare riguardo a possibili rincari fiscali, affermando che si punterà maggiormente sui tagli alla spesa, escludendo quelli sulla sanità, di cui intendono mantenere un proporzionale rispetto al Pil. In merito alle accise, ha cercato di rassicurare le categorie interessate, promettendo che le misure saranno graduali per prevenire ripercussioni. Nelle more, è in fase di preparazione la manovra che sarà presentata nelle prossime settimane.

Stefano Botta

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