Serve opzionalità: taglio tassi ottobre è stato anche precauzionale
Roma, 25 nov. (askanews) – Sul taglio dei tassi di interesse operato dalla Bce lo scorso ottobre “hanno giocato un ruolo rilevante anche considerazioni precauzionali di gestione dei rischi”. Lo ha riferito il capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento alla conferenza annuale degli osservatori della Banca d’Inghilterra (Bank of England Watchers’ Conference).
Ha così confermato un aspetto che era già emerso dai verbali della riunione. Lane ha aggiunto che “mantenere la piena opzionalità è stato importante ed ha agito come cautela rispetto alla materializzazione di rischi in ambo le direzioni, sulla crescita e sulle prospettive di inflazione”.
Di fatto, Lane sembra indicare di non rtitenere opportuno abbandonare l’approccio decisionale di “volta per volta” che da molto tempo sta seguendo il Consiglio direttivo. “Questo approccio flessibile assicura che restiamo capaci di rispondere a un contesto economico in continuo cambiamento, migliorando la nostra capacità di raggiungere efficacemente i nostri obiettivi”.
La settimana scorsa uno dei punti elencati dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, durante un intervento a Milano, era invece stato proprio quello di superare la fase attuale e tornare a una impostazione in cui la Bce fornisce alcune indicazioni sui suoi orientamenti futuri di politica monetaria (forward guidance).
Lane oggi era già intervenuto, con una intervista a un quotidiano francese, in cui si era invece espresso a favore di un altro punto sollevato da Panetta, che aveva indicato la necessità di tornare alla neutralità sui tassi di interesse. Secondo il capo economista della Bce questo livello dovrebbe essere raggiunto nel corso del prossimo anno (forse meno velocemente di quanto vorrebbe il titolare di Via Nazionale, che comunque non aveva indicato tempistiche).
Ad ogni modo, l’economista irlandese ha concentrato il suo intervento alla conferenza londinese sugli strumenti di analisi utilizzati dalla Bce. “E’ essenziale che siamo agili nel rispondere ai rischi che potrebbero cristallizzarsi e alle nuove incertezze che possono emergere”.
Lena ha ricordato che il prossimo anno verrà riesaminata la strategia monetaria: “sarà un’opportunità di rivalutare le nostre metodologie ed esplorare nuove tecniche innovazione. Questo ci aiuterà a identificare lacune o aree di miglioramento, assicurando che il nostro armamentario resti ampio e aggiornato, consentendoci – ha concluso – di confrontarci con qualunque forma di incertezza fronteggeremo nei prossimi anni”. (fonte immagine: ECB 2024).