(Adnkronos) – “Un incontro per approfondire la proposta di inserire nella prossima legge di bilancio una modifica all’art. 7, comma 7-bis del decreto legge 16 luglio 2020 n. 76 incrementando a 4 milioni di euro il fondo presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinato ad iniziative finalizzate all’aggiornamento professionale del RUP”, i Responsabili Unici del Progetto. E’ la richiesta contenuta in una Lettera inviata dal Presidente Daniele Ricciardi al Presidente del Consiglio e ai Ministri a seguito del Congresso Nazionale di Assorup (Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto), che si è tenuto nei giorni scorsi.
La richiesta è anche di prevedere che “lLe Stazioni appaltanti che, nel corso dell’anno, procedono all’affidamento di servizi di formazione in materia di contratti pubblici per una spesa superiore a 5.000 euro, sono rimborsate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite parte delle risorse del fondo per la differenza tra la somma spesa e la predetta soglia. Tramite il fondo il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti finanzia iniziative promosse da soggetti pubblici e privati per la professionalizzazione dei RUP”.
“Per quanto riguarda la Patente del RUP chiediamo di approfondire la possibilità di emendare il Codice dei contratti pubblici all’art. 15 comma 2 sostituendo le parole “in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2” con “in possesso della certificazione di cui all’allegato I.2”. Tale allegato dovrà prevedere i livelli e i meccanismi di certificazione. Le opzioni sul tavolo sono un sistema analogo alle professioni riconosciute con un “esame di Stato” che potrebbe gestire l’Anac e che in base al risultato colloca il Rup nei diversi livelli di competenza (base, intermedia, avanzata ed esperta). Se invece il Governo non intende intaccare la disciplina sulla qualificazione delle stazioni appaltanti i livelli possono essere tre (base, specialistico e avanzato) ed il riconoscimento della certificazione sarà fatto sui titoli (la partecipazione alle tre tipologie di corsi) e l’esperienza pregressa come RUP”.
Sono proposte – si sottolinea – “che provengono dalla nostra Associazione che ha raggiunto 1.000 associati su tutto il territorio nazionale ed ambisce a rappresentare la comunità di 160.000 RUP registrati sui sistemi di Anac”.
L’Anac – continua Ricciardi – ha tutto il patrimonio di dati necessari per riconoscere la quantità e la qualità dei contratti gestiti da ciascun RUP italiano. La Patente, così costruita, determina l’inserimento in un albo che può facilitare il trasferimento tra stazioni appaltanti anche in relazione all’esperienza sul campo legata alle categorie merceologiche. Solo con la Patente si realizza la tutela del Rup (sentirsi preparato a ricoprire il ruolo), l’interesse della Stazione appaltante (vedere realizzato il progetto), la garanzia per i cittadini (spendere bene il denaro pubblico)”.