ROMA – Il simil-golpe tentato da Yoon Suk Yeol è – a quanto pare – durato circa un paio di ore: il tempo che i parlamentari revocassero all’unanimità la legge marziale dichiarata a sorpresa per contrastare le opposizioni “pericolosamente filo-nordcoreane”. E’ l’ultima mossa, un po’ disperata, del presidente della Corea del Sud, durante un mandato costellato di problemi e scandali, ottenuto dopo una risicatissima vittoria elettorale nel 2022.
Yoon è un ex procuratore, ed è stato eletto presidente con un margine inferiore all’1%. Anti-femminista da candidato, una volta in carica è andato allo scontro politico pressoché costante con l’opposizione, che controlla il Parlamento. I suoi indice di gradimento nei sondaggi sono crollati drasticamente.
E’ considerato un leader profondamente divisivo sin dalla sua elezione. Ha fatto ampio ricorso a cause legali, autorità di regolamentazione statali e indagini penali per reprimere stampa e dissidenti. Quest’anno è stato accusato di aver fatto pressione sul Ministero della Difesa affinché insabbiasse un’indagine sulla morte di un marine sudcoreano nel 2023, e ha posto il veto a una proposta di legge presentata in Parlamento dall’opposizione che chiedeva un procuratore speciale per indagare sulla denuncia.
Anche la moglie di Yoon, Kim Keon Hee, è stata al centro di alcuni scandali. L’anno scorso spuntarono dei filmati che mostravano la signora Kim accettare in regalo una pochette Dior da 2.200 dollari. Ed è stata accusata di essere coinvolta in un piano di manipolazione del prezzo delle azioni prima dell’elezione del marito. L’anno scorso, il Parlamento controllato dall’opposizione ha approvato una legge che avrebbe incaricato un procuratore speciale di indagare su di lei, ma Yoon ha posto il veto alla legge.
Si è distinto per un approccio molto duro nei rapporti con la Corea del Nord. Per decenni, le due Coree, che non hanno mai firmato un trattato di pace dopo la guerra di Corea del 1950-53 conclusasi con una tregua, hanno oscillato tra toni conciliatori e scintille. Yoon ha ampliato le esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti e il Giappone.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it