ROMA – Il calcio, una passione talmente forte da indurlo a violare la privacy di grandi nomi dello sport: da Francesco Totti a Diego Armando Maradona.
Poi c’è il tifo per la Juventus, che l’ha spinto a frugare nei conti correnti di Andrea Agnelli, all’epoca dei fatti numero uno del club bianconero.
“Le ricerche sull’ex campione argentino – scrive il Corriere della Sera – risalgono a marzo 2023, a due anni e mezzo dalla morte, nello stesso periodo in cui i giornali parlavano di una battaglia sull’eredità tra i suoi figli”.
Sono 6.637 gli accessi abusivi effettuati da Coviello tra febbraio 2022 e aprile 2024, hanno interessato 34 politici e altre 43 persone note.
La magistratura di Bari è al lavoro per capire se c’è una regia dietro queste violazioni, se si tratta di un’operazione solitaria o se si nascondano complici.
I carabinieri hanno sequestrato all’ex bancario telefoni, pc, tablet e periferiche usb, alla ricerca di qualsiasi collegamento. “Anche perché Coviello – scrive ancora il Corsera – ha riservato una curiosità particolare nei confronti di alti ufficiali delle forze dell’ordine, soprattutto di carabinieri e finanza. Sul punto, gli inquirenti sono a lavoro per capire se esistono eventuali collegamenti con il ruolo ricoperto dal fratello Graziano, comandante della stazione carabinieri di Modugno”.
Tra i conti correnti spiati quelli di Crosetto, Fitto, Salvini, Santanchè, La Russa, Silvio Berlusconi, Draghi, Renzi, Letta, D’Alema e Amato.
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