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A Torino apre la grande mostra su Tolkien per i 70 anni del Signore degli Anelli

MondoA Torino apre la grande mostra su Tolkien per i 70 anni del Signore degli Anelli

ROMA – Per i settant’anni dalla pubblicazione de “Il Signore degli Anelli” la Reggia di Venaria, complesso monumentale alle porte di Torino, ospita da domani, 19 ottobre 2024, al 16 febbraio 2025 la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato un nuovo immaginario per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta.

Tolkien. Uomo, Professore, Autore‘ racconta il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa e la forza poetica del celebre romanziere attraverso un viaggio senza eguali, grazie al quale appassionati e pubblico sono introdotti nella grandezza di questo autore e possono comprendere quanto la sua straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo.

Dopo le grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022) che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, ‘Tolkien. Uomo, Professore, Autore’ è la prima esposizione di queste dimensioni mai allestita in Italia che pone lo scrittore inglese al centro di tutto e nella quale è possibile scoprire le varie sfaccettature della sua vita: l’uomo, padre e amico, accademico, autore di saggi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese, il narratore e sub-creatore della Terra di Mezzo. È previsto anche spazio per raccontare il rapporto che lo ha legato all’Italia e la storia editoriale italiana delle sue opere, oltre a ciò che ha ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

La conoscenza della sua vita e l’immersione nell’universo da lui creato si realizzano mediante un articolato percorso espositivo tra manoscritti autografi, lettere, memorabilia, fotografie e opere d’arte nate dalle visioni letterarie di un autore unico e poliedrico. Uomo del suo tempo, romanziere, linguista e filologo, il Professore di Oxford viene raccontato nella sua complessità artistica e umana attraverso tre sezioni: L’Uomo – che racconta, attraverso riproduzioni fotografiche, lettere autografe, oggetti e schede informative, la vita privata dello scrittore, dai suoi affetti agli studi, all’esperienza della Prima Guerra mondiale. Il Professore – in cui è possibile conoscere il suo ruolo di importante accademico, tra i più giovani a ottenere la cattedra all’Università di Oxford, autore di studi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese. L’Autore – una sezione più ampia che racconta il narratore e le sue due più importanti opere: Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

Sono inoltre presenti alcune prime edizioni, gli acquerelli originali realizzati da Piero Crida per la prima de Il Silmarillion e due non utilizzate per i Racconti Incompiuti e Le avventure di Tom Bombadil; circa 900 edizioni de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli di 51 paesi differenti e infine la ricostruzione di un angolo dello studio privato di Tolkien della sua abitazione al 20 di Northmoor Road, Oxford, dove scrisse Lo Hobbit e parte del Signore degli Anelli.

IN MOSTRA L’EREDITÀ E IL RAPPORTO CON L’ITALIA

A conclusione del progetto espositivo, una sezione racconta l’eredità dello scrittore che ha rappresentato un caposaldo unico del genere letterario fantasy, per tutto ciò che ha ispirato nell’arte, nella musica e nel mondo dei fumetti. Spazio anche agli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi, alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar. Particolare rilevanza viene data infine anche al suo rapporto con l’Italia: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo“, si legge in una sua lettera, e nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro Paese.

Promossa dal ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da COR Creare Organizzare Realizzare con l’Associazione Culturale Costruire Cultura, con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia, ‘Tolkien. Uomo, Professore, Autore’ è la più importante retrospettiva del suo genere in Italia per spettacolarità, dimensioni, materiali inediti esposti e autorevolezza delle istituzioni internazionali coinvolte: l’Università di Reading, l’Oratorio di San Filippo Neri di Birmingham, il Venerabile Collegio Inglese di Roma, la Tolkien Society, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, le case editrici Astrolabio-Ubaldini e Bompiani, il Greisinger Museum di Jenins e la Warner Bros Discovery. Il catalogo che accompagna la mostra, edito da Skira, si avvale dei contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino.

LE TAPPE DELL’ESPOSIZIONE

Roma è stata la prima tappa di un percorso che, dopo Napoli, arriva alla Reggia di Venaria, proseguirà a Catania per finire l’itineranza a Trieste nell’autunno 2025. Grazie al Mic, che ne ha promosso e sostenuto la progettazione con l’obiettivo di incentivare la partecipazione di tutti alla vita culturale. “In un buco nel terreno viveva uno Hobbit”. Con queste parole l’autore ha dato inizio alla bellissima avventura di Bilbo Baggins e acceso una fervida scintilla in generazioni di lettori, svelando la Terra di Mezzo e i suoi abitanti: Hobbit ed Elfi, Nani e Uomini. Gli stessi che non hanno mai smesso di accompagnare i lettori in quella storia che è diventata leggenda e si è poi trasformata in Mito: ‘Tolkien. Uomo, Professore, Autore’ è la loro casa.

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