A Melito di Napoli rubano in pieno giorno. Non è un modo di dire, né l’ennesimo racconto al limite tra leggenda urbana e cronaca. È tutto vero, ed è anche tutto filmato: nel video che un cittadino ha inviato all’onorevole Francesco Emilio Borrelli si vedono due complici salire su un’auto appena rubata da un terzo uomo. Il tutto accade con la luce del sole, in strada, tra balconi abitati e occhi increduli. Una donna, affacciata, urla con forza: “Mariuoli! Mariuoli!”. Ma i ladri non si curano nemmeno di voltarsi. Fuggono via, sicuri che nessuno li fermerà.
Succede anche questo in un territorio ormai fuori da ogni controllo. Il cittadino che ha segnalato l’accaduto, visibilmente esasperato, racconta così la situazione:
«Non possiamo più dormire. Qui si ruba di notte e anche di giorno. Qualche giorno fa hanno tentato di portarmi via l’auto. Siamo andati in caserma a sporgere denuncia e abbiamo chiesto più presenza sul territorio. Ci hanno risposto che sono in pochi. Ma a Melito non c’è più nulla: non c’è un Comune, non ci sono ronde, non c’è uno Stato. Siamo in una terra di nessuno dove ognuno fa quello che vuole.»
Una descrizione cruda, che fotografa bene la realtà di un Comune commissariato da anni, lasciato in balìa di sé stesso. Dove la mancanza di un’amministrazione stabile ha spalancato le porte all’illegalità diffusa e alla percezione – ormai sempre più concreta – che la criminalità abbia preso il controllo della scena.
«A Melito lo Stato è latitante – ha dichiarato il deputato Borrelli – e questa non è più una situazione tollerabile. Se i cittadini hanno paura a dormire, se i ladri agiscono indisturbati sotto gli occhi di tutti, significa che abbiamo superato ogni limite. Riceviamo segnalazioni quotidiane: furti, violenze, intimidazioni. Serve una risposta immediata, non solo con le parole ma con i fatti. Va rafforzata la presenza delle forze dell’ordine, vanno avviate operazioni straordinarie di controllo del territorio. Non possiamo lasciare interi Comuni nelle mani della criminalità.»
Borrelli ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare urgente al Ministero dell’Interno per chiedere interventi strutturali.
E mentre si attende una reazione concreta dallo Stato, a Melito la realtà continua a marciare su un filo sottile, in bilico tra la rassegnazione e la voglia di reagire. Con balconi da cui si grida ancora “mariuoli!”, e strade dove quei mariuoli se la ridono.
Fabio De Rienzo