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A Bologna il 19 ottobre la prima tappa della Festa del bio

AttualitàA Bologna il 19 ottobre la prima tappa della Festa del bio

Mammuccini: accelerare su transizione agroecologica
Roma, 15 ott. (askanews) – Si terrà a Bologna, a Palazzo Re Enzo, la prima tappa della settima edizione Festa del Bio, l’evento di riferimento del biologico italiano che mette al centro la valorizzazione di un’alimentazione sana e a basso impatto sull’ambiente, che tutela gli ecosistemi, la biodiversità ed è in grado di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Organizzata da FederBio, con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE AssoBio e Nomisma, la manifestazione vuole sensibilizzare sull’impatto positivo del biologico. Durante la manifestazione verrà fatto anche un punto sulla transizione agroecologica.
Con oltre 2,46 milioni di ettari coltivati a biologico, 94.400 operatori, di cui 84.191 aziende agricole, l’Italia si conferma tra i Paesi leader in Europa per la produzione di alimenti biologici certificati. Inoltre, con il 20% del totale delle superfici coltivate a bio, il nostro Paese è sempre più vicino all’obiettivo del 25% entro il 2027 previsto dal Piano Strategico Nazionale della PAC e in linea con le strategie europee.
“I dati descrivono uno scenario positivo, ma non basta – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – Bisogna accelerare sulla transizione agroecologica, di cui il biologico rappresenta la massima espressione, perché sono ben chiari i danni prodotti dal modello intensivo. Siamo di fronte a sfide ambientali, climatiche e alimentari che richiedono un profondo ripensamento del modello agroalimentare che necessita del sostegno di tutti, e che deve essere sostenuto da un modello di consumo responsabile”.
Fondamentale, quindi, che ci sia “un significativo aumento della domanda di prodotti bio, senza il quale l’intera filiera non può disporre delle risorse necessarie per crescere come sarebbe auspicabile”.
Tra i temi dell’evento, infatti, anche il contrasto allo spreco alimentare che, secondo il Rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher-Campagna Spreco Zero, nel 2024 in Italia è cresciuto del 45,6%. Il biologico può rappresentare una risposta in questa direzione. L’adozione di modelli di produzione e consumo più responsabili, è una delle condizioni che aiuta a mangiare meglio e sprecare meno.

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