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Cnpr Forum, immigrazione in Italia: opportunità o problema?

EconomiaCnpr Forum, immigrazione in Italia: opportunità o problema?

Cantalamessa (Lega): “Sicurezza va di pari passo con gestione immigrazione”

Borrelli (AVS): “Servono unità politica e solidarietà”

Cattaneo (FI): “Mediterraneo al centro della politica Ue”

Auriemma (M5s): “Su flussi migratori governo ha fallito”

“La migrazione interessa il mondo intero ormai da decenni: un’opportunità se gestita correttamente con l’Unione Europea, un problema se viene subìto dai Paesi di primo approdo.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno di due anni fa, solo il 9% dei migranti irregolari sbarcati in Italia aveva lo status di rifugiato politico. Circa il 17% aveva lo status di protezione speciale e il 70-75% era costituito da migranti economici.

È chiaro che bisogna fare una netta distinzione tra i migranti irregolari e quelli che entrano legalmente, accettano la Carta costituzionale e di svolgere lavori che gli italiani non sono più disposti a fare”.

Lo ha detto Gianluca Cantalamessa (capogruppo della Lega in Commissione Industria a Palazzo Madama), nel corso del Forum “Immigrazione: tra solidarietà e sicurezza” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

“Se meno dell’1% delle persone senza documenti che vivono in Italia commette il 40% delle violenze sessuali – ha aggiunto Cantalamessa – è un dato che parla da solo, così come la prostituzione o altri tipi di reato. La sicurezza deve essere garantita insieme ad un adeguato controllo dell’immigrazione”.

Più solidarietà è l’appello lanciato da Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra) vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie: “Per questa allarmante emergenza internazionale, un blocco navale si è rivelato una proposta.

Questo ha portato a un numero record di sbarchi. Dobbiamo fare i conti con questa realtà, ma ciò non significa accettarla indiscriminatamente.

La cattiva gestione dell’immigrazione ha creato danni sociali, politici ed economici negli ultimi anni. Non dobbiamo permettere che una tragedia come quella di Cutro si ripeta.

Per affrontare questo dramma è necessaria la solidarietà politica, e con l’odio razzista non si va da nessuna parte. Borrelli ha aggiunto: Non credo che il modello dei Cpr funzioni bene.

Ma il problema della sicurezza non riguarda solo gli extracomunitari. Ci sono molti agenti in Italia, ma non sono in grado di combattere la criminalità, soprattutto dove la criminalità è persistente e si mescola con la politica. Caivano ne è un esempio”.

Secondo Alessandro Cattaneo (deputato di Forza Italia in Commissione Politiche dUnione Europea a Montecitorio): “L’immigrazione è uno dei temi che definiscono il nostro tempo, ma è anche un tema che riguarda il destino dei Governi nazionali.

Lo è per tutti, per chi è più rigido a parole e per chi si dimostra più aperto. L’immigrazione deve essere controllata. Faccio parte delle forze europeiste che lo hanno sempre detto e che non hanno mai immaginato soluzioni facili a problemi complessi.

È quella di mettere il Mediterraneo al centro di tutte le politiche dell’Unione Europea e, in questo senso, l’incontro della Meloni con Ursula Von der Leyern a Lampedusa è un segno che l’attenzione è già rivolta a questo tema.

In passato è stato legato alla Libia di Gheddafi, oggi sta per essere legato alla Tunisia. È un accordo fragile che al momento non funziona, ma non per questo è sbagliato.

Cattaneo ha sottolineato che: facendo sempre una distinzione tra chi fugge dalla guerra e chi fugge dai problemi economici, possiamo trovare delle vere soluzioni strutturali”.

Critica Carmela Auriemma (parlamentare del M5s in Commissione Affari Costituzionali alla Camera): “La serie di misure sostenute da questo Governo durante l’ultima campagna elettorale, tra cui il blocco marittimo, si sono rivelate irrealizzabili.

Negli ultimi mesi si sono susseguiti una serie di interventi governativi in materia di flussi migratori, ma non sono riusciti a gestire il fenomeno e gli sbarchi sono raddoppiati. Sia il Governo che la maggioranza hanno fallito completamente.

Cercare l’appoggio europeo nella redistribuzione e allo stesso tempo strizzare l’occhio ai Paesi di Visegrad che si oppongono alla redistribuzione forzata è una battaglia persa.

Anche il famoso Memorandum d’intesa con la Tunisia non ha funzionato. Il ministro degli Esteri tunisino ha annunciato di aver restituito 60 milioni di euro dai fondi di Bruxelles.

Nel frattempo, Auriemma ha osservato che: le immagini di Lampedusa delle ultime settimane rimangono impresse nella mente di tutti. Il Governo era convinto che bloccando le ONG avrebbe risolto il problema degli sbarchi, ma non è stato così”.

Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Eleonora Linda Lecchi (commercialista e revisore dei conti dell’Odcec di Bergamo): “Negli ultimi anni, milioni di persone sono fuggite da guerre e fame a causa del fenomeno migratorio che ha colpito l’Italia e l’Europa.

Senza contare le migrazioni legate ai cambiamenti climatici. Non possiamo tollerare che milioni di migranti vengano abbandonati per anni nei campi profughi o nei lager libici, senza gli aiuti più elementari e sottoposti a ogni tipo di atrocità.

Il fallimento di questo processo riguarda anche un’altra questione fondamentale per il nostro Paese: la sicurezza. È essenziale che i politici trovino una via d’uscita che possa promuovere una gestione dell’immigrazione che concili l’accoglienza degli immigrati con la sicurezza delle comunità”.

Conclusioni affidate a Paolo Longoni (consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili): “Quella della migrazione è una questione complessa: tra il 1860 e il 1980 gli italiani sono stati i maggiori immigrati al mondo.

Sono emigrati altrove in cerca di proprietà, cibo e lavoro: dei 30 milioni di italiani, 18 milioni si sono stabiliti all’estero. In alcuni Paesi, come l’Argentina, il 60% della popolazione è di origine italiana.

Ricordare che prima di diventare uno dei Paesi più ricchi del mondo, eravamo un popolo di immigrati può aiutarci a capire qual è l’approccio giusto.

Quando si parla di migrazione, la sicurezza è figlia di attività di gestione che devono essere incentivate; se l’insicurezza è attribuita alla migrazione, è figlia della mancata integrazione. Senza integrare il patrimonio rappresentato dagli immigrati, questi dovranno comunque sopravvivere e lo faranno in violazione delle leggi e della sicurezza”.

Michele Santomauro

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