ROMA – “I nostri combattenti stanno riconquistando chilometri quadrati di territorio”, mentre per Donbass e Crimea lo Stato “è pienamente impegnato per la ripresa, finché queste regioni non si uniranno completamente alla Russia, non in senso giuridico, ma nel senso di sviluppo sociale ed economico”: così ha dichiarato il presidente Vladimir Putin nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno a Mosca.Secondo l’agenzia Tass, prima dell’inizio del suo intervento erano già pervenute oltre due milioni di domande da giornalisti e cittadini, interessati principalmente “ai temi dell’operazione militare speciale e dell’assistenza sanitaria, nonché alle questioni economiche e abitative e alle pensioni”.
Sul conflitto in Ucraina, Putin ha detto che “la situazione sta cambiando radicalmente”, osservando che “sconfiggiamo il nemico e poi avanziamo” verso “la risoluzione dei nostri problemi prioritari”. Plaudendo all’eroismo “dei nostri ragazzi”, ha assicurato che “la capacità delle forze armate sta aumentando”. “E ora”, ha aggiunto Putin, “la 155a brigata sta combattendo nella regione di Kursk, spingendo il nemico fuori dal nostro territorio”.
Putin è intervenuto anche sul Donbass, dichiarando che “sul ripristino della regione del suo potenziale” sussiste “abbastanza forza”, pertanto “non dovrebbero esserci nemmeno dubbi”. “Abbiamo un vasto programma per il ripristino e lo sviluppo di questi territori fino al 2030” ha sottolineato il capo di Stato, preannunciando interventi in vari settori tra cui “infrastrutture, alloggi, servizi pubblici, cultura”.Secondo Putin, “entro tre anni prevediamo di adeguare l’intera rete stradale agli standard russi”, inoltre “progettiamo di costruire una tangenziale attorno al mar d’Azov, che è diventato un mare interno della Federazione Russa. E sarà la stessa strada dell’autostrada Tavrida in Crimea. Con tutti i vantaggi di un percorso del genere. Una parte è già stata realizzata: da Taganrog a Mariupol. Questa è una piccola sezione del percorso, ma la pianificazione interessa l’intero mar d’Azov”.
Putin ha continuato dicendo che “nella Repubblica popolare di Lugansk le tasse riscosse sono aumentate del 97%”, nel Donbass “si registra già un aumento del 69%”, mentre a Zaporizhzhia e Kherson “la ripresa procede abbastanza rapidamente e tutte queste regioni stanno raggiungendo l’autosufficienza”.Il presidente ha aggiunto: “Dobbiamo sostenere le persone, fornire assistenza tempestiva”. Un impegno che, assicura, “il Paese si sta assumendo e continuerà a farlo finché queste regioni non si uniranno completamente alla Russia, non in senso giuridico, ma nel senso di sviluppo sociale ed economico”.Il discorso di Putin giunge all’indomani di un’intervista in cui il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha definito “ormai occupate dai russi” le regioni ucraine del Donbass e della Crimea, riconoscendo che l’esercito “senza armi occidentali non ha la forza di riprenderle”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it