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Collaborò al genocidio in Ruanda, la Corte d’Assise di Parigi condanna un ex gendarme all’ergastolo

MondoCollaborò al genocidio in Ruanda, la Corte d’Assise di Parigi condanna un ex gendarme all’ergastolo

ROMA – Carcere a vita per Philippe Hategekimana Manier, ex gendarme ruandese accusato di complicità negli atti di genocidio contro la popolazione tutsi commessi in Ruanda nel 1994. A confermare la sentenza, la Corte d’Assise di Parigi, che nel processo d’appello ha confermato la decisione presa nel primo grado di giudizio a giugno 2023, che a sua volta accoglieva la richiesta della Procura nazionale antiterrorismo.

Secondo gli inquirenti, Manier avrebbe fatto uso del suo potere per ordinare la creazione di quei posti di blocco serviti poi a intercettare i civili di etnia tutsi, o gli hutu accusati di sostenerli, che sono poi andati incontro alla morte. L’alto comandante avrebbe inoltre “partecipato direttamente a diversi massacri”. Da qui l’incriminazione per crimini contro l’umanità e genocidio.

Hategekimana è fuggito in Francia dopo le stragi del ’94, dove ha ottenuto lo status di rifugiato politico. Nel 2004 Manier ha ottenuto la cittadinanza.

“Siamo soddisfatti di questa decisione, la stavamo aspettando” ha dichiarato a Radio France internationale Alain Gauthier, presidente del Collettivo delle parti civili per il Ruanda (Cpcr). “Personalmente non avevo dubbi sulla decisione che sarebbe stata presa” ha continuato. “Il signor Hategekimana aveva la stessa linea di difesa del primo grado, vale a dire che non era presente al momento dei fatti di cui è stato accusato. E francamente era una difesa impossibile da fornire”.Nei circa 100 giorni di azioni violente commesse tra l’aprile e il luglio del 1994 contro la popolazione civile del paese, persero la vita oltre 800mila persone, di cui secondo le Nazioni Unite la stragrande maggioranza apparteneva all’etnia tutsi, rispetto a quella degli hutu.
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