USB IN SCIOPERO, SALVINI: IL TAR HA DANNEGGIATO MILIONI ITALIANI
Un altro venerdì nero per il trasporto pubblico. Si fermano Metro, bus e treni in tutta Italia, con fasce garantite nella grandi città. Ieri il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini aveva firmato un’ordinanza per ridurre l’agitazione a 4 ore (dalle 9 alle 13) ma il Tar del Lazio l’ha sospesa. Lo sciopero, indetto dai sindacati di base (Usb), resta di 24 ore. Il vice premier e leader della Lega commenta: “Nessuno tocca il diritto allo sciopero. Il Tar del Lazio non ha fatto un dispetto a Salvini, ha creato un problema a milioni di italiani che avevano un appuntamento di lavoro, una visita medica”.
ABU MAZEN IN ITALIA INCONTRA MATTARELLA E MELONI
Dopo la visita di ieri in Vaticano, il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, vede le massime cariche dello Stato. Al Quirinale incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi dalla premier Giorgia Meloni. “Ci auguriamo che la soluzione due Stati due popoli sia immediata”, afferma il capo dello Stato, per il quale “dopo l’orrore del 7 ottobre si è aperta una spirale inaccettabile di violenza su Gaza che ha colpito i civili, donne e bambini. Ci impegniamo- conclude Mattarella- per un reale e definitivo cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas”. D’accordo Abu Mazen: “Avviata la soluzione dei due Stati e due popoli- conclude- chiederò ai paesi arabi e mussulmani di riconoscere lo stato di Israele”.
MANOVRA. GIORGETTI: 400 MILIONI PER IRES PREMIALE
Ultimi giorni per l’esame della manovra in commissione Bilancio attesa in aula lunedì 16 dicembre. Il testo del governo verrà modificato grazie agli emendamenti di maggioranza, mentre tutte le proposte dall’opposizione sono state bocciate, dalla patrimoniale al salario minimo legale. Intanto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti conferma la copertura di 400 milioni per finanziare l’Ires premiale per le imprese, risorse che arriveranno dalle banche. Una sorta di “premio- spiega – se tieni le risorse in azienda e investi”.
ADDIO RUFFINI AD AGENZIA ENTRATE, RUMORS SU DISCESA IN CAMPO
Il direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini lascia. Il suo nome circola da giorni come possibile federatore di un’area di centro ma lui stoppa le indiscrezioni. In un’intervista al ‘Corriere della sera’ risponde: “Non scendo in campo, affidarsi a sedicenti salvatori della Patria non è un buon affare”. E spiega le ragioni delle dimissioni. Parla di “un contesto cambiato” dopo una sua partecipazione a un convegno: “Ho letto che parlare di bene comune sarebbe una scelta di campo – dice- E che dovrei tacere oppure lasciare l’incarico. Rivendico il diritto di parlare. La mia unica bussola è stata il rispetto per le leggi”.
RIFORME. LA RUSSA: RITORNO AL PRESIDENZIALISMO È IPOTESI
Riforme al centro dell’intervento del presidente del Senato Ignazio La Russa ad Atreyu. Sull’autonomia differenziata delle Regioni la seconda carica dello Stato si dice “neutro” rispetto all’atteggiamento da tenere sul referendum. “Personalmente preferisco andare a votare piuttosto che invitare ad andare al mare”, spiega. Rispetto al premierato La Russa apre ad un possibile ritorno “al presidenzialismo visto che non si è trovata una convergenza con l’opposizione”. Infine rispetto alla fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia La Russa sottolinea che “esprime le nostre radici come quelle del Pd sono nel Pci”.
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