AUTONOMIA, OK DALLA CASSAZIONE AL REFERENDUM PER L’ABROGAZIONE
Via libera dalla Cassazione al referendum per abrogare totalmente la legge sull’autonomia differenziata. I giudici dell’ufficio centrale sui referendum hanno giudicato legittimo il quesito depositato, ribaltando in parte la pronuncia della Consulta che ha considerato costituzionale la legge Calderoli, invitando il legislatore a rivedere solo alcune parti. L’ultima parola spetterà comunque alla Corte Costituzionale che dovrà decidere l’ammissibilità entro il 20 gennaio. Per Elly Schlein il pronunciamento della Cassazione sulla legittimità “è una buona notizia”. Il governo “ora si fermi”, dice la segretaria Pd. Ma la Lega non molla. Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia: “Noi andiamo avanti”.
SCIOPERO, IL TAR FERMA L’ORDINANZA DI SALVINI
Il Tar del Lazio, con decreto monocratico, ha accolto la richiesta dell’Usb di sospendere l’ordinanza firmata da Matteo Salvini che riduceva a 4 ore lo sciopero di domani. “Ho fatto di tutto per difendere gli italiani, ma grazie al Tar ci sarà caos”, è il commento del ministro dei Trasporti. Esultano i sindacati di base: “Domani lo sciopero è generale, regolare e legittimo e durerà 24 ore anche nei trasporti. Per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia”. L’Usb fa presente che l’atto del ministero “non aveva alcuna giustificazione” perchè questa volta sulla precettazione “mancava perfino l’avallo della Commissione di garanzia” sugli scioperi.
55 ANNI DA PIAZZA FONTANA, MATTARELLA: “IMPRONTA NEOFASCISTA”
Cinquantacinque anni dalla strage di Piazza Fontana a Milano. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda: “Fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle istituzioni una torsione autoritaria”. Il 12 dicembre 1969 i terroristi, osserva il capo dello Stato, cercarono di produrre “una rottura nella società italiana”, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, “generando caos”. Mattarella parla di “impronta neofascista” della strage “emersa con evidenza nel percorso giudiziario” anche se “deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti”.
LA RUSSA: “INSERIRE LA DISABILITÀ IN COSTITUZIONE”
Inserire la parola “disabilità” in Costituzione. È la proposta del presidente del Senato Ignazio La Russa. Durante la tradizionale cerimonia di auguri natalizi alla stampa parlamentare, la seconda carica dello Stato lancia un appello “a tutti i gruppi parlamentari auspicando che si arrivi a un esito positivo”. Parlando dei rapporti tra politica e magistratura, La Russa esclude che “sia in atto uno scontro” tra poteri dello Stato. Quanto alle riforme, è un “bene”, dice, che la discussione sul premierato richieda tempo e “non sia troppo rapida”. Sull’autonomia ammette che “ci sono sensibilità diverse” nel centrodestra, ma “c’è stato un confronto nella maggioranza e non è vero che l’ha imposta la Lega”.
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