Per quanto riguarda il Mar Mediterraneo, “negoziati complessi”
Roma, 11 dic. (askanews) – In base all’accordo politico raggiunto ieri in sede di Agrifish, nel Mediterraneo, la Spagna è riuscita a mantenere nel 2025 gli stessi giorni di pesca del 2024 attraverso l’applicazione di alcune misure di gestione, mentre l’accoro per la pesca nell’Atlantico ha centrato le aspettative ottenendo buone quote. Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, si dice soddisfatto per i risultati ottenuti dalla Spagna sulle possibilità di pesca della flotta per il 2025, dopo due giorni intensi di negoziati molto complessi nel Consiglio dei ministri della Pesca dell’Unione Europea.
Planas ha riconosciuto la complessità dei negoziati in un Consiglio che considera uno dei “più complessi, difficili e intricati” da quando è ministro, sottolineando in una nota come, durante i due giorni del Consiglio, la Spagna abbia cercato alleanze e sostegno per trovare soluzioni alla drastica proposta della Commissione Europea e per trovare alternative, per mantenere l’attività dei pescatori del Mediterraneo.
Il negoziato sul Mediterraneo è infatti culminato con l’unione di Spagna e Italia contro la proposta iniziale della Commissione Europea, che proponeva una riduzione del 79% dei giorni di pesca entro il 2025. “Abbiamo lavorato molto duramente per neutralizzare una proposta che era inaccettabile”, ha sottolineato Planas. La proposta della Commissione di consentire solo 27 giorni di pesca avrebbe significato lasciare praticamente inutilizzabili le 570 imbarcazioni spagnole che pescano nel Mediterraneo.
Il ministro ha sottolineato “i grandi sforzi compiuti dal settore della pesca spagnolo per proteggere le risorse ittiche del Mediterraneo”, che non erano stati considerati dalla Commissione nella sua proposta iniziale. L’accordo finale prevede che per mantenere gli stessi giorni di pesca del 2024 si debbano applicare alcune misure di gestione che riguardano la dimensione delle maglie, i periodi di chiusura e gli attrezzi da pesca. Le misure proposte sono sei e l’applicazione di due di esse basterebbe per recuperare tutte le giornate di pesca.
Pertanto, è possibile recuperare fino al 30% dei giorni se si effettua un cambio di maglia a 45 millimetri per la pesca costiera e fino al 50% per la pesca d’altura con una maglia di 50 millimetri. Per quanto riguarda i divieti, l’applicazione di quello temporaneo di quattro settimane consentirà di recuperare il 15% delle giornate lavorative. Sarà inoltre possibile recuperare il 3% dei giorni stabilendo una chiusura tra 800 e 1.000 metri di profondità, misura che la flotta spagnola già attua, e un altro 10% con una sosta di sei settimane tra 100 e 500 metri di profondità. Allo stesso modo, un altro 3% di giorni può essere recuperato se il settore installa porte volanti che una parte della flotta già utilizza con successo.
La Commissione è impegnata a facilitare l’accesso ai fondi europei per finanziare le misure previste dal meccanismo di compensazione giornaliera. Per quanto riguarda i gamberi rossi, nel corso dei negoziati si è riusciti a ridurre la riduzione proposta per la Spagna dal 30% al 10%.