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Marco D’Amore tra le “Criature”, quando il circo insegna la vita

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Dal 5 dicembre in sala il film di Cécile Allegra con Maria Esposito

Roma, 1 dic. (askanews) – Dimenticate il Ciro di “Gomorra”. Marco D’Amore nel film di Cécile Allegra “Criature”, nei cinema dal 5 dicembre, interpreta un operatore sociale a Napoli. Con ostinazione coinvolge dei ragazzi in un’esperienza collettiva e creativa, il circo e l’arte di strada, per tenerli lontano dai pericoli di un quartiere difficile. “L’esperienza collettiva è l’unico modo per cercare di costruire qualcosa. – ha detto D’Amore – All’interno di questo gruppo di ragazzini è proprio l’istanza più forte che lui porta, cioè non si può imparare a camminare da soli, non si può imparare a camminare se non dando la mano a qualcun altro. E soprattutto l’altro che ti dà la mano ha la responsabilità del tuo incedere”.Tra queste “criature” c’è anche un personaggio interpretato da Maria Esposito, che a proposito delle differenze tra i ragazzi di “Mare fuori” e quelle di questo film ha detto: “L’unica cosa che mi viene in mente dei ragazzi di Mare fuori e dei ragazzi di Criature è quel senso di speranza che hanno dentro. Perché comunque hanno una strada sbagliata, una vita sbagliata, però dentro comunque hanno una speranza e ognuno di loro si aggrappa a qualcosa”.

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