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NABA, impegno sempre più internazionale per la formazione nell’arte

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Tra la conferenza biennale ELIA 2024 e i nuovi PhD

Milano, 28 nov. (askanews) – La sede di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti ha ospitato l’edizione 2024 della conferenza biennale di ELIA – European League of Institutes of the Arts, il network continentale per lo scambio e lo sviluppo professionale nell’istruzione artistica superiore. Quattro giorni di incontri, seminari e confronti a livello internazionale.”ELIA e la conferenza biennale che ospitiamo – ha detto ad askanews Guido Tattoni, Dean di NABA – sono un po’ il coronamento di questo anno in cui sono successe tante cose per NABA, che celebriamo tutti insieme in questa occasione, che è sì un’occasione festosa ma è anche un’occasione di conoscere professionisti come noi che lavorano nell’ambito dell’università, delle accademie di Belle Arti e dell’arte in generale e della sua formazione e soprattutto possiamo celebrare anche questo grande successo di NABA con i dottorati di ricerca e la guida di un progetto molto importante che stabilirà il framework della ricerca artistica in Italia insieme a dieci altre istituzioni”.Nel campus di NABA, ma anche in altri luoghi della cultura milanese, ci si è confrontati soprattutto intorno all’idea di intelligenza artistica. “Il nostro argomento ‘Arts Plural’ – ci ha spiegato Maria Hansen, Executive Director di ELIA – sono state le ‘Arti plurali’, il che significa che ci siamo concentrati sul concetto di intelligenza artistica: ne abbiamo riflettuto molto, ma che cosa significa? Riguarda tutto ciò che rende gli artisti speciali nella loro creatività e in che modo questa gioca un ruolo, in che modo gli artisti possono svolgere un ruolo fuori dal mondo dell’arte, nella società. Abbiamo molti problemi nel mondo e gli artisti possono dare un contributo nel trovare soluzioni”.In un contesto dedicato al tema dell’intelligenza, è stato inevitabilmente affrontato anche quello, cruciale per il nostro presente e il nostro futuro, dell’intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale – ha aggiunto il Dean di NABA – certamente è uno strumento utile, è nuovo, quindi tutti gli artisti, da artisti che sono, sono curiosi di provarlo e sono convinto che ne faranno grandi cose. Anche perché useranno una forma di intelligenza che appartiene un po’ a tutti quelli che fanno questo nella vita, che è quella artistica, un’intelligenza che mette sempre in discussione lo status quo, che è abituata a rompere gli schemi, a rompere meccanismi e innovare continuamente”.Partendo da questa prospettiva, NABA Nuova Accademia di Belle Arti offre corsi di primo e secondo livello nei campi del design, fashion design, grafica e comunicazione, arti multimediali, nuove tecnologie, scenografia e arti visive, per i quali rilascia diplomi accademici equipollenti ai diplomi di laurea universitari. E ora nell’offerta formativa si è aggiunta anche la prima scuola di dottorato (PhD) interamente practice-based in un’Accademia di Belle Arti in Italia. “I corsi di dottorato, i PhD, – ha concluso Guido Tattoni – sono una grande novità non solo per NABA, ma per tutto il sistema formativo italiano. NABA è stata un precursore, come Accademia, di questo tipo di formazione, che si chiama anche terzo ciclo, perché già dall’anno scorso abbiamo attivato una collaborazione internazionale con l’università svedese di G teborg che prevedeva già l’uso di strumenti della ricerca in ambito artistico”.Se la conferenza di ELIA ha portato uno sguardo a 360 gradi sul mondo dell’arte, in NABA si lavora per fare sì che questa ampiezza del discorso e questa pluralità di visioni restino sempre attuali e vive.

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