ROMA – “Enel, che è una delle primarie società italiane, ha partecipato alla costruzione della prima centrale nucleare in Slovacchia e sta lavorando alla seconda. A lavori ultimati la Slovacchia non solo sarà autosufficiente come produzione energetica, ma esporterà: la piccola Slovacchia, grazie a un’azienda italiana, non solo sarà quindi autosufficiente, ma esporterà e quindi si arricchirà grazie al know how italiano”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo al convegno organizzato a Roma da Unioncamere dal titolo ‘Il ponte sullo stretto e l’impatto sociale, economico e ambientale’.
“Noi ogni anno laureiamo ingegneri nucleari nei nostri politecnici a decine, e poi vanno a portare la loro formazione pagata da noi e dai loro genitori in giro per il mondo. E qualcuno in Italia continua a dire no- ha proseguito Salvini- Più di 400 reattori oggi sono operativi nel mondo, tra Stati Uniti, Russia, Cina, Giappone, Corea o Francia, dove solo qui ce ne sono 56 con un costo-energia fra il 30 e il 50% più basso per le imprese e famiglie: vai spiegare a uno di Ventimiglia che paga la bolletta in più, o un’impresa che paga di più rispetto ai francesi perché il nucleare fa male.E quindi o sono scemi gli altri, e ci sono 40 centrali in costruzioni nel mondo di centrali, oppure siamo vittime dell’ideologia del no, del ‘no-ismo’”.
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