FIUGGI – Il Regno Unito sanziona 30 navi della “flotta ombra” della Russia, poiché ritenute “responsabili del trasporto di miliardi di sterline di petrolio e prodotti petroliferi solo nell’ultimo anno”. Così in una nota il ministero degli Affari esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo britannico, mentre il segretario David Lammy è in Italia per partecipare al G7 Esteri a Fiuggi e Anagni. Un appuntamento in cui la guerra in Ucraina avrà un posto centrale, per ribadire l’impegno dei sette Paesi nel sostenere Kiev e le sue rivendicazioni. Sullo sfondo, una escalation determinata dall’uso da ambo le parti di missili sempre più potenti, anche di origine Nato, e dall’incapacità dei leader coinvolti di intraprendere la strada diplomatica per porre fine alle ostilità a oltre mille giorni dall’offensiva di Mosca del 24 febbraio 2022.
Il ministero britannico nella nota osserva che il pacchetto di sanzioni imposte è il più consistente mai adottato contro la cosiddetta “shadow fleet”, o flotta ombra, che la Russia avrebbe sviluppato per aggirare il blocco imposto alle esportazioni di greggio e prodotti derivati dal petrolio. Si tratterebbe di vecchie navi senza assicurazione e con proprietari non facilmente identificabili. Anche il Parlamento europeo lo scorso 14 novembre ha chiesto alla Commissione di colpire tale flotta, sanzionando anche la rete di operatori, “prestanome” e compagnie bancarie e assicurative che ne consentono l’operatività. Gli eurodeputati hanno evidenziato la minaccia che tali navi rappresenterebbero per la sicurezza internazionale anche sul piano dei rischi ambientali: vecchie petrolifere potrebbero infatti perdere greggio e causare disastri.
‘TOGLIAMO A MOSCA 4,3 MILIARDI PER LA SUA GUERRA ILLEGALE’
“Colpendo la metà delle navi che arrivano a trasportare oltre 4,3 miliardi di dollari di petrolio e prodotti petroliferi come la benzina solo nell’ultimo anno”, si legge ancora nel comunicato, il pacchetto di sanzioni imposto da Londra “è il più grande mai approvato dal Regno Unito in questo ambito”. Il ministero britannico osserva che tale mossa “comprometterà ulteriormente capacità del Cremlino di finanziare la guerra illegale in Ucraina e le attività malevole in tutto il mondo e porterà il numero totale di petroliere sanzionate dal Regno Unito a 73, più di qualsiasi altra nazione, dimostrando la leadership del Regno Unito nell’affrontare la flotta ombra”. La nota conclude informando che “46 Paesi e l’Ue hanno ora firmato la chiamata all’azione guidata dal Regno Unito contro la flotta ombra, annunciata dal primo ministro Keir Starmer al vertice della Comunità politica europea a luglio. L’annuncio di oggi arriva mentre il ministro degli Esteri sfrutta la riunione del G7 in Italia per spingere altri Paesi a mantenere la pressione sulla macchina da guerra della Russia, in parallelo con gli sforzi per rafforzare il sostegno militare e finanziario all’Ucraina. Le entrate petrolifere- conclude la nota- sono una fonte cruciale di finanziamento per la guerra illegale del Cremlino in Ucraina. La flotta ombra comporta anche rischi significativi per il commercio globale. Molte delle navi si impegnano in pratiche di navigazione ingannevoli e sono un pericolo per l’ambiente, dato che molte petroliere ignorano palesemente gli standard di sicurezza di base, aumentando la possibilità di catastrofiche fuoriuscite di petrolio”.
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