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Vendemmia 2024, Consorzio Trentino: raccolti 1.020.511 quintali (-11%)

AttualitàVendemmia 2024, Consorzio Trentino: raccolti 1.020.511 quintali (-11%)

Il 77% sono uve bianche. “Positivo il bilancio qualitativo”
Milano, 19 nov. (askanews) – Le aziende che fanno capo al Consorzio Tutela Vini del Trentino hanno registrato una riduzione complessiva della vendemmia 2024 dell’11% rispetto al 2023, per un totale di 1.020.511 quintali di uva raccolta. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il bilancio qualitativo risulta positivo. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dall’ente consortile a conclusione di un’annata climaticamente complessa che ha inciso sul ciclo vitale della vite.
La stagione è iniziata con un inverno e una primavera insolitamente piovosi, che hanno portato ad un’anticipata ripresa vegetativa. Le gelate di aprile hanno colpito alcune aree pianeggianti, causando danni localizzati e allungando la fioritura, soprattutto per il Pinot Grigio, che ha registrato una fertilità tra le più basse nella serie storica. I mesi di maggio e giugno sono stati i più piovosi degli ultimi anni, con accumuli record che hanno portato a sfide per il contenimento delle patologie fungine. La piovosità ha favorito lo sviluppo della peronospora ma l’applicazione del disciplinare di produzione integrata ha permesso di contenere i danni. Nei vigneti trattati, le infezioni si sono concentrate prevalentemente sulla giovane vegetazione, mentre i grappoli sono rimasti in buono stato, garantendo una produzione sana. Anche l’oidio è stato contenuto, grazie a interventi di sfogliatura e alla distensione dei grappoli. Nel 2024, un’attenzione speciale è stata dedicata alla flavescenza dorata, con oltre 6.000 ettari monitorati (dal Consorzio e dalle cantine associate, in collaborazione con la Fondazione E. Mach) per limitare la diffusione del patogeno e dell’insetto vettore S. titanus.
La vendemmia ha visto una produzione di 790.836 quintali di uve bianche, pari al 77% del totale, mentre le uve nere hanno totalizzato 229.675 quintali (23%), entrambe le categorie mostrano un calo rispetto all’anno precedente, rispettivamente dell’11% e del 9%. Pinot Grigio, Chardonnay e Muller Thurgau continuano a essere le varietà bianche più diffuse, con una quota complessiva superiore al 70%. Teroldego (7% della produzione complessiva, in calo del 2%) e Merlot (5%, in calo del 3%) dominano tra le varietà di uve nere coltivate. Nonostante una produzione quantitativamente ridotta, le uve raccolte sono risultate di buona qualità. Rispetto al 2023, il Pinot grigio registra una produzione di 354.933 quintali con un calo del 14%, lo Chardonnay è in diminuzione del 7%.
Il Consorzio ha evidenziato che anche nel 2024 è proseguito il percorso di certificazione sostenibile SQNPI, iniziato nel 2016 e che oggi coinvolge 5.303 aziende trentine. Questo sistema, “unico in Italia per estensione, rappresenta un traguardo importante nella produzione integrata e attesta un processo produttivo rispettoso dell’ambiente e della salubrità del prodotto”.

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