“Gravissimo ritardarla con situazione internazionale complicata”
Bruxelles, 18 nov. (askanews) – “Sarebbe un errore gravissimo e dannosissimo per mezzo miliardo di cittadini europei impedire alla nuova Commissione europea di cominciare a lavorare” a causa dello stallo nella procedura di nomina dovuto ai veti incrociati delle forze politiche, in particolare sulle vicepresidenze esecutive designate per l’italiano Raffaele Fitto e per la spagnola Teresa Ribera. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Esteri dell’Ue, oggi a Bruxelles.”C’è una situazione internazionale molto complicata, la guerra in Ucraina, la guerra in Medio Oriente, la situazione nel Mar Rosso; ci sono tensioni in tante parti del mondo, ed è stato eletto il nuovo presidente degli Stati Uniti: l’Europa non può non essere un interlocutore”, ha rilevato Tajani. “Perdere tempo per dei capricci politici – ha osservato – mi sembra un grave errore: aspettiamo l’audizione della signora Ribera davanti a Las Cortes (il Parlamento spagnolo, ndr); poi bisognerà procedere”.Ribera, attuale ministra della Transizione verde in Spagna, risponderà alle domande dei parlamentari nazionali sulla gestione dell’emergenza della Dana, la catastrofica inondazione di Valencia, da parte del governo di Madrid.”Noi siamo assolutamente convinti – ha sottolineato il ministro – che Raffaele Fitto abbia tutti i requisiti per fare non solo il commissario, ma anche il vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Non far votare Fitto – ha avvertito – significa bloccare poi anche la nomina della signora Ribera, che ha problemi diversi di quelli di Fitto”. “Fitto, si dice, non può fare il vicepresidente, non si capisce per quale motivo. Così sostengono i Socialisti, perché la sua famiglia politica italiana appartiene al gruppo Ecr. Ma la signora Ribera ha altri problemi: l’audizione al Parlamento spagnolo riguarda la tragedia che ha colpito la Spagna”, ha ricordato Tajani.”Vediamo come andranno le cose, io sono ottimista perché credo che alla fine il buon senso prevarrà. Lavoriamo per raggiungere l’obiettivo di far cominciare questa nuova commissione ad operare fin dall’inizio del prossimo mese”, ha concluso il ministro degli Esteri.