ROMA – Le modalità delle azioni militari condotte da Israele nella Striscia di Gaza sono “in linea con le caratteristiche del genocidio”: lo ha evidenziato un comitato “speciale” delle Nazioni Unite incaricato di indagare sul rispetto dei diritti umani nei Territori palestinesi. Il giudizio, sottolineano Al Arabiya e altre emittenti che hanno rilanciato per prime i contenuti della denuncia, riguarda il periodo che va dal 7 ottobre 2023 al luglio scorso.
La valutazione del comitato è stata pubblicata oggi. Al centro l’accusa a Israele di aver provocato “vittime civili di massa” e imposto ai palestinesi “intenzionalmente condizioni letali”.
Nel testo si legge: “Con il suo assedio di Gaza, l’ostacolo dell’aiuto umanitario, i raid mirati e l’uccisione di civili e operatori umanitari, nonostante i ripetuti appelli dell’Onu e gli ordini vincolanti della Corte internazionale di giustizia e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, Israele sta volutamente causando morte, fame e ferimenti gravi”.
Secondo il comitato, tra il 7 ottobre 2023 e il febbraio scorso le forze armate di Tel Aviv hanno utilizzato a Gaza più di 25mila tonnellate di esplosivo, una quantità equivalente a quella di “due bombe atomiche”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it