ROMA – “Non voglio e non perseguo lo scontro con nessuno, ho rispetto per le istituzioni di questa Repubblica, ma devo poter fare il mio lavoro e mantenere gli impegni che mi sono assunta con il popolo italiano. Quando prendo un impegno lo porto a casa e mi si deve mettere nella condizione di farlo, questa è la cosa importante per me”. Così Giorgia Meloni, durante un comizio elettorale a Perugia, torna sullo scontro con i giudici sul trasferimento dei migranti in Albania.
Per la premier “bisognerebbe cercare di darci tutti una mano: bisogna correggere, ma non impedire, perché è un’altra cosa. Continueremo a fare quello che gli italiani ci hanno chiesto di fare, scavalcando qualsiasi ostacolo, perché secondo me è questo il rispetto per le istituzioni e per i cittadini”.
“La mia pazienza e la mia resistenza non hanno limiti, la nostra capacità di lavoro non ha limiti: c’è un solo limite per noi ed è il consenso dei cittadini. Finché c’è il consenso dei cittadini noi andremo avanti: possono provarle tutte, non c’è niente che possa farci mollare”.
“Risponderemo con i risultati al loro odio e alla loro cattiveria, con i risultati di un’Italia che torna a stupire con orgoglio e ottimismo”. Le opposizioni “preferirebbero governare su un cumulo di macerie piuttosto che restare all’opposizione in un’Italia prospera e libera”.
“Landini vuole fare la rivolta sociale? Sono anche toni fuori misura. L’altro giorno gli ho chiesto perché quando c’era la sinistra al governo non facevano nemmeno lo sciopero generale. Qualcosa mi è sfuggito… C’è una opposizione pregiudiziale che non guarda ai diritti dei lavoratori”, aggiunge.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it