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Vino, Sequino: su ingredienti in etichetta ancora nodi da sciogliere

AttualitàVino, Sequino: su ingredienti in etichetta ancora nodi da sciogliere

Ad un anno da entata in vigore del Regolamento Ue su obbligo
Milano, 14 nov. (askanews) – “Su alcune questioni importanti ci sono ancora spazi di miglioramento rispetto al contesto europeo: tra i nodi importanti da sciogliere c’è sicuramente quello legato alla digitalizzazione, uno spazio di lavoro nel quale il settore vitivinicolo ha fatto certamente da apripista rispetto alle indicazioni d’etichettatura. Tuttavia, in questo ambito, occorre lavorare ancora per un’armonizzazione dei sistemi normativi, garantendo una maggiore flessibilità nell’impiego del QR-code, così come rispetto all’applicabilità delle deroghe previste dal Regolamento UE 2019/33 nel caso in cui la normativa dei Paesi terzi importatori sia incompatibile con quanto dettato a livello europeo o richieda informazioni differenti. Il tema dell’armonizzazione delle regole e dei sistemi di etichettatura rimane prioritario perché rappresenta la condizione necessaria per assicurare agli operatori del settore pari condizioni di competitività in termini di presenza e consolidamento di mercato”. Lo ha detto il direttore del Consorzio di Tutela vini Doc Delle Venezie, Stefano Sequino che, a circa un anno dall’entrata in vigore del regolamento europeo, ha moderato la tavola rotonda “Evoluzione e impatti dell’etichettatura obbligatoria degli ingredienti in ambito vitivinicolo” alla trentesima edizione di Simei, la più grande esposizione internazionale di attrezzature e macchinari per l’enologia che si chiude il 15 novembre a Fiera Milano.
L’incontro, che ha chiuso l’evento di presentazione dell’opera “Gli Ingredienti del Vino” a cui Sequino stesso ha contribuito scrivendo l’appendice normativa a chiusura del libro, è stato promosso dall’Accademia di Agricoltura di Torino, dall’Organizzazione interprofessionale per la comunicazione in enologia (Oicce) e dall’Unione dei giuristi della vite e del vino (Ugivi), e patrocinato da Assoenologi, Federvini e Unione Italiana Vini. A confrontarsi sull’impatto di questa significativa novità sulla filiera sono stati, tra gli altri, Elisabetta Romeo Vareille (Senior Policy Officer Unione Italiana Vini), Alberto Cugnetto (enologo) e Paolo Brogioni (Direttore Assoenologi).

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