Siria, Israele rivendica il raid su Damasco: almeno quindici morti

ROMA – L’esercito israeliano ha rivendicato un doppio attacco contro Damasco e una località vicina, in cui almeno 15 civili sono rimasti uccisi. Sedici altri sono rimasti feriti. Fonti di stampa internazionali, tra cui l’agenzia siriana Sana, avevano riferito di un raid aereo contro edifici residenziali sferrato intorno alle 15.20 ora locale, – le 13.20 in Italia – nel quartiere occidentale di Mazzeh e sulla località di Qudsaya, nella provincia damascena. Le autorità siriane, chiarendo che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare, hanno puntato il dito contro Israele, aggiungendo che il raid è stato sferrato “dalle Alture del Golan”, regione siriana occupata da Israele dopo la guerra del 1967. Sana conferma inoltre la presenza di donne e bambini sia tra le vittime che tra i feriti. In un post su Telegram l’esercito di Tel Aviv giustifica l’offensiva militare sostenendo di aver colpito “diversi edifici e centri di comando appartenenti al gruppo Jihad islamica”, ritenuta la fazione armata del gruppo palestinese Hamas, contro cui l’esercito israeliano è impegnato nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. L’azione, sostengono ancora i militari israeliani, avrebbe provocato “una grossa falla nella catena operativa” del movimento armato. Come evidenziano fonti internazionali, nel quartiere di Mazzeh ci sono gli edifici di diverse ambasciate nonché un distaccamento del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). Dal 7 ottobre 2023, l’esercito israeliano ha attuato numerosi bombardamenti aerei contro la vicina Siria, accusata di ospitare fazioni armate della resistenza palestinese.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it