Un ritorno alle radici
Roma, 13 nov. (askanews) – Dom Riccardo Luca Guariglia, Abate di Montevergine, e mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, inaugurano ufficialmente oggi l’affidamento del complesso abbaziale di San Guglielmo al Goleto con annessa Rettoria di San Luca, Santuario diocesano, alla comunità benedettina di Montevergine. San Guglielmo, nato nel 1085 a Vercelli in una nobile famiglia, fondò il cenobio maschile di Montevergine, quindi, nel 1133, fondò la cittadella monastica del Santissimo Salvatore al Goleto. Nel 1807 dopo una serie di vicissitudini, i Padri benedettini di Montevergine lasciarono l’antica Abbazia del Goleto, luogo sempre abitato dalla spiritualità benedettina femminile e maschile.
“Dal 1990 al luglio 2021 i Piccoli Fratelli della Comunità Jesus Caritas, ispirata a Charles De Foucauld, si sono presi cura dell’animazione spirituale del complesso goletano, che è diventato sempre più punto di riferimento per tutti coloro che sono assetati di assoluto. – ha affermato l’abate di Montevergine e Assisi, dom Riccardo Luca Guariglia – Oggi, il complesso abbaziale del Goleto, ritorna ai Benedettini celebrando l’importanza che questo luogo ha per la nostra comunità dato che proprio qui il 25 giugno 1142 morì San Guglielmo, il cui corpo è custodito presso il nostro Santuario di Montevergine”. «Una comunità di benedettini sarà presente in maniera stabile presso il complesso abbaziale del Goleto. È un evento di spiritualità, di cultura e di promozione sociale che avrà una sua ricaduta sulla realtà ecclesiale, diocesana e sociale”, ha, da parte sua, spiegato mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’angelo dei Lombardi- Conza-Nusco-Bisaccia.