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Copa Cogeca a Ue: pronti a scendere in piazza contro Mercosur

AttualitàCopa Cogeca a Ue: pronti a scendere in piazza contro Mercosur

Senza impegni su standard per benessere animali e chimica
Roma, 11 nov. (askanews) – Gli agricoltori europei sono pronti a scendere nuovamente in piazza se verrà firmato un accordo con i paesi del Mercosur che non preveda “un impegno obbligatorio sufficiente da parte dei paesi Mercosur su standard legati al benessere degli animali, all’uso di medicinali nella produzione animale, al clima, al trattamento chimico e ad altri standard ambientali”. Lo si legge in due lettere aperte su una politica commerciale coerente, firmate dai presidenti di Copa e Cogeca, Massimiliano Giansanti e Lennart Nilsson, insieme oltre 50 organizzazioni aderenti che rappresentano 27 Stati membri dell’UE. Le lettere sono indirizzate al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio dell’Unione europea e in copia a tutti i Capi di Stato dell’UE e ai ministri dell’agricoltura dell’Unione europea.
L’agricoltura è un settore strategico e vitale per il futuro dell’Europa, oggi sottoposto a diverse sfide “economiche, climatiche e sociali, come l’instabilità geopolitica, gli eventi meteorologici estremi, la concorrenza sleale, i costi di produzione più elevati, la mancanza di una retribuzione equa e gli oneri amministrativi”. Anche per questo, scrivono, “è importante non accettare un accordo con il Mercosur che ignori le preoccupazioni chiave degli agricoltori sulla divergenza degli standard di produzione e sugli effetti cumulativi sui settori sensibili. Gli agricoltori e le cooperative agricole europee non appoggeranno mai un accordo commerciale sbilanciato e dannoso per l’ambiente”.
“Gli agricoltori europei e le loro cooperative comprendono la necessità di amici e alleanze in questi tempi difficili internazionali. Tuttavia, a nostro avviso, un accordo che metta a repentaglio un settore strategico come l’agricoltura europea non ha senso”, si legge. Per i presidenti di Copa e Cogeca, il Mercosur di per sé, “con o senza uno strumento di sostenibilità aggiuntivo, è una zona no-go per gli agricoltori europei, a causa delle importanti differenze in termini di competitività per alcuni settori. Pertanto, un accordo senza un impegno obbligatorio sufficiente da parte dei paesi Mercosur su standard legati al benessere degli animali, all’uso di medicinali nella produzione animale, al clima, al trattamento chimico e ad altri standard ambientali potrebbe far scendere di nuovo in piazza gli agricoltori europei”.
“L’agricoltura – scrivono i presidenti di Copa e Cogeca – non deve essere usata come merce di scambio negli accordi commerciali. Nel caso delle attuali controversie commerciali in corso con la Cina, i nostri settori hanno impiegato decenni per stabilire la loro presenza sul mercato cinese. Dopo tutti gli sforzi compiuti, ora sono vittime del loro successo. Pertanto, esortiamo la Commissione a fare del suo meglio per sollevare questo ingiustificato fardello dai produttori”.
“Nel contesto attuale – si legge ancora – è anche impossibile non prendere in considerazione gli sforzi che i nostri produttori dovrannoper far progredire ulteriormente le nostre relazioni commerciali con l’Ucraina. Questo è un aspetto particolarmente critico da tenere in considerazione poiché la maggior parte degli stessi settori sensibili interessati sono quelli per cui apriremo i nostri mercati ai paesi del Mercosur. Oggi, come membri del Copa e della Cogeca, sottolineiamo l’urgente necessità di affrontare le preoccupazioni sollevate dalle migliaia di agricoltori che sono scesi in piazza negli ultimi mesi”.

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