Tuttoi i premi della quinta edizione conclusasi il 10 novembre
Roma, 11 nov. (askanews) – Si è svolta dal 3 al 10 novembre la quinta edizione del Matera Film Festival, il festival nella “Città dei Sassi”. Le tre giurie hanno decretato i vincitori di questa edizione che ha visto calcare il suo tappeto rosso da personalità del cinema quali Atom Egoyan, Peter Greenaway, Saskia Boddeke, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Francesco Costabile, Francesco Gheghi, Edoardo De Angelis, Massimiliano Gallo, Teresa Saponangelo, Giulia Bevilacqua, Diego De Silva, Ciro De Caro, Rosa Palasciano, Patrizio Rispo, Samuele Cavallo, Luigi Miele, Daniela Ioia, Gina Amarante, Luca Ward, Artem Tkachuk, Giovanna Sannino, Elia Nuzzolo, Antonella Stefanucci, Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana, Luca Di Sessa e Marcos Piacentini
La giuria Lungometraggi composta da Andrea Bellavita, Benedetta Caponi e, Presidente di Giuria, Atom Egoyan ha premiato come Miglior lungometraggio “A Pedra Sonha dar Flor” di Rodrigo Areias (Portogallo) con la seguente motivazione: “Un adattamento riccamente realizzato che combina un universo letterario e cinematografico, creando un proprio mondo. Questo film splendidamente diretto crea un’alchimia inquietante da un adattamento complesso e sfaccettato con forti interpretazioni e un design visivo imponente”.
La giuria Documentari composta da Maurizio Di Rienzo, Andrea Di Consoli e, Presidente di Giuria, Arsinée Khanjian ha premiato come Miglior documentario “Twin Fences” di Yana Osman (Russia) con la seguente motivazione: “Una storia sorprendente e affascinante di e su una giovane e brillante donna afgana la cui vita diventa allo stesso tempo russa e ucraina (la guerra attuale rimane sullo sfondo ma il suo peso si fa sentire nel cuore dell’autore). Il documentario si concentra sul senso storico e ideologico dell’architettura, non solo moscovita, del secolo scorso. I muri che proteggono e/o valorizzano monumenti, palazzi, giardini e spazi sono recinzioni divisorie che richiamano i tanti “muri” che continuano a dividere territori, popoli e individui nel mondo. Quindi rappresentano più un ostacolo che una protezione. La regista incontra la sua famiglia e gli altri interlocutori e, grazie a un montaggio originale, al tono della sua voce e alla sua figura fiera e sofferente, esprime il dubbio che, in fondo, il mondo sia tutto un grande recinto”.
La giuria Cortometraggi composta da Antonio Andrisani, Gabriella Genisi e, Presidente di Giuria, Donatella Finocchiaro ha premiato come Miglior corto “Balam” di Maria Josè Loredo (Messico), con la seguente motivazione: “Una bambina che diventa eroina, che salva le donne dal femminicidio con le mani di fuoco e tirando un goal. Una bambina che, forse, cambierà la realtà, nel suo mondo magico o davvero non importa, è un grido di speranza per le nuove generazioni. La giuria ha amato lo stile delle immagini, la cura della regia e il talento della ninã che interpreta la protagonista”.
Tra gli altri premi assegnati dal Matera Film Festival 2024 il Premio d’Onore ad Atom Egoyan, la menzione speciale Matera Film Festival ad Alvise Arigo per “The Room Next Door”, il Premio miglior attore protagonista per Elia Nuzzolo per la serie “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, il Premio serialità televisiva a “Mare Fuori”, il Premio miglior Casting Director a Marita D’Elia, il Premio per la miglior regia a Ciro De Caro per “Taxi Monamour” e il Premio alla miglior interpretazione femminile a Rosa Palasciano per “Taxi Monamour”.