Il Qatar si ritira da mediatore tra Israele e Hamas: non c’è volontà di raggiungere intesa

Entrambe le parti non accettano i compromessi necessari
Milano, 9 nov. (askanews) – Il Qatar ha informato oggi Israele e Hamas che sta per interrompere i suoi sforzi di mediazione per un accordo di rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco, citando la mancanza di volontà di entrambe le parti per accettare i compromessi necessari per raggiungere un’intesa.
Una fonte diplomatica che ha parlato con Haaretz ha riferito che nella comunicazione inviata da Doha a entrambe le parti si legge che “finché ci sarà resistenza a negoziare in buona fede, [il Qatar] non sarà disposto a continuare a mediare”. La fonte ha aggiunto che il Qatar ha comunicato che i leader di Hamas dovranno lasciare il Paese poiché il “bureau politico” dell’organizzazione “non serve più al suo scopo”.
La fonte – riferisce il quotidiano israeliano – ha precisato che il Qatar non aveva in alcun modo anticipato questa decisione e che ha informato Israele, Hamas e gli Stati Uniti solo dopo averla presa. Secondo la fonte, il Qatar ha deciso “dopo che entrambe le parti hanno costantemente rifiutato di partecipare ai colloqui se non partendo dalle loro posizioni, senza mostrare la volontà di progredire in modo costruttivo”.
La fonte ha sottolineato che i rappresentanti qatarioti hanno chiarito che, fin dall’inizio del conflitto, erano disposti a mediare solo se entrambe le parti avessero dimostrato un sincero desiderio di trovare una soluzione. Se così non fosse stato, avrebbero interrotto gli sforzi poiché non vedevano alcun contributo utile ai negoziati.
La decisone del Qatar potrebbe essere utilizzata come leva per fare pressione su entrambe le parti affinché mostrino maggiore disponibilità a negoziare. La fonte ha spiegato che un messaggio simile era stato inviato già ad aprile, quando il Qatar aveva costretto i membri operativi di Hamas a trasferirsi dal Qatar alla Turchia. Tuttavia, dopo due settimane, l’amministrazione Biden e il governo israeliano chiesero al Qatar di facilitare il ritorno di questi membri in Qatar, poiché erano determinati a proseguire le trattative.