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Alluvione Spagna, nuova allerta a Valencia. Si cercano corpi nel parcheggio sommerso: “E’ cimitero”

Dall'Italia e dal MondoAlluvione Spagna, nuova allerta a Valencia. Si cercano corpi nel parcheggio sommerso: "E' cimitero"

(Adnkronos) – E’ salito a 213 il bilancio delle vittime dell’alluvione provocati a Valencia dalle piogge torrenziali cadute nella notte tra martedì e mercoledì nel sud-est della Spagna, secondo l’ultimo rapporto dei servizi di emergenza. Secondo le news diffuse dalle autorità, 210 sono morti nella regione di Valencia, due in Castiglia-la-Mancia e uno in Andalusia.  

 

L’Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha emesso intanto una ”allerta arancione” nelle zone alluvionate dove oggi sono attesi ”temporali molto forti” che possono lasciare ”grandi accumuli di pioggia”. In particolare, sui social l’Aemet ha avvertito che nelle zone già colpite dalle alluvioni potrebbero accumularsi più di 100-150 litri per metro quadrato di pioggia e si invita alla cautela. Le maggiori precipitazioni sono previste sulla costa meridionale e sulla zona di Tarragona, nella costa interna settentrionale e settentrionale di Castellón e sulla costa settentrionale e meridionale di Valencia. 

Intanto proprio nella zona di Valencia, dove oggi è prevista la visita di re Felipe VI e della regina Letizia accompagnati dal premier Pedro Sanchez e dal presidente della Generalitat valenciana Carlo Mazon, piove ancora. Nelle ultime quattro ore, 41 litri di pioggia per metro quadrato sono caduti nel comune valenciano di Carcaixent. 

L’allerta, che sarà attiva fino alle 23:59 di oggi, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un’ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m4 in un’ora nella parte centro-settentrionale di Castellon. 

 

Il bilancio delle vittime è destinato ad aggravarsi. I soccorritori stanno arrivando in zone finora sommerse dall’acqua. “E’ un cimitero”, dicono intanto i sommozzatori dell’Unità militare di emergenza (Ume) in azione in un parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, non lontano da Valencia. Sarebbero state individuate decine di cadaveri nel parking sotterraneo da 5.800 posti auto sommersi dall’acqua e dal fango. Diciannove volontari sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio, ha reso noto la Guardia civil spagnola, mentre stavano pulendo un garage a Chiva, nella regione di Valencia. 

 

Il governo spagnolo ha annunciato l’invio di altri 10.000 soldati e agenti di polizia nel sud-est della Spagna per aiutare le vittime e contribuire alla ricerca dei dispersi, quattro giorni dopo le tragiche inondazioni. In totale, “altri 5.000 soldati” saranno schierati sul posto per affrontare quello che costituisce “il più grande disastro naturale della storia recente del nostro Paese”, ha annunciato in un comunicato il primo ministro Pedro Sánchez dal Palazzo della Moncloa, sua residenza ufficiale. 

Questa cifra porta a 7.500 il numero dei soldati mobilitati nelle zone colpite, si tratta del “più grande dispiegamento di forze armate mai effettuato in Spagna in tempo di pace”, ha insistito il capo del governo, che domenica si recherà nelle zone colpite insieme al re Filippo VI. A questi soldati si aggiungeranno 5.000 agenti di polizia e gendarmi, responsabili di sostenere i 5.000 colleghi già sul posto, secondo Sánchez. Rinforzi attesi con ansia in alcune località ancora alle prese con una situazione caotica. Tuttavia, nei giorni scorsi le autorità hanno avvertito che il numero delle vittime potrebbe aumentare, mentre le carcasse di automobili accumulate nei tunnel e nei parcheggi sotterranei delle zone più colpite vengono ora esaminate metodicamente. 

 

Venerdì una donna è stata ritrovata viva nella sua auto, bloccata per tre giorni in un passaggio sotterraneo alla periferia di Valencia, secondo un funzionario della protezione civile. Secondo il quotidiano El Pais, lei era accanto alla nuora morta quando i servizi di emergenza si sono presi cura di lei. Se le possibilità di trovare sopravvissuti sono ormai agli sgoccioli, la priorità di soldati e polizia resta, secondo l’esecutivo, la ricerca dei dispersi, con il ripristino di strade e infrastrutture per consentire la “consegna” degli aiuti e il ripristino dei “ servizi essenziali”. 

Secondo le autorità sono già stati rimossi più di 2.000 auto e camion danneggiati. Anche l’elettricità è stata restituita al 94% dei residenti che ne erano privi, e le telecomunicazioni vengono gradualmente ripristinate. 

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