GENOVA – Ci sono tutti ad applaudire Marco Bucci, stasera ai Magazzini del Cotone a Genova, assieme a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Tutti tranne uno. L’ex governatore ligure Giovanni Toti. Il suo nome sembra un tabù, finché non sale sul palco Salvini: “Se siamo qui è anche grazie a nove anni di buon governo di Giovanni Toti, non c’è niente da cancellare”. Ma gli applausi non sono così convinti. Il leader della Lega è l’unico a fare il nome e cognome dell’ex presidente. D’altronde, lo aveva detto poco prima lo stesso Bucci a “Un giorno da pecora”, su Rai Radio1: “Toti non è previsto, non fa parte della campagna elettorale“.
Che sarebbe stato il convitato di pietra, lo aveva facilmente pronosticato la sua ex portavoce e candidata con Vince Liguria, Jessica Nicolini: “Io non dimentico grazie a chi siamo a giocarci questa partita- scrive sui social- grazie Giovanni Toti, ora andiamo a vincere anche per te”. Parole contraccambiate dallo stesso Toti che, sempre via social, ribadisce il suo endorsement per la giornalista, assieme a quello per Giacomo Giampedrone alla Spezia, citando Tony Blair: “Uno dei primi e più importanti compiti per chi fa politica e ha governato è quello di formare una squadra. Sono le persone che porteranno avanti i progetti, li guideranno, li sosterranno nei momenti difficili”. Poi l’appello al voto: “In Liguria abbiamo costruito una grande squadra. Ora sta a te sostenerla. Vota la Lista arancione Vince Liguria-Bucci presidente e dai la preferenza a chi ha davvero cambiato in meglio la Liguria, senza mai tirarsi indietro anche nei momenti difficili. C’è chi parla del cambiamento della regione in questi anni e chi lo ha fatto davvero insieme a me. A Genova sulla riga della preferenza scrivi Jessica Nicolini. Così la Liguria resterà in buone mani”.
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