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BRICS, Xi: urgente costruire nuova architettura finanza globale

AttualitàBRICS, Xi: urgente costruire nuova architettura finanza globale

Il presidente cinese pone la sua agenda alla vertice di Kazan
Roma, 23 ott. (askanews) – I BRICS si devono porre alla testa di una riforma della governance globale, che includa anche una “urgente” riforma dell’architettura finanziaria internazionale. Questo il “vaste programme” messo sul tappeto oggi dal presidente cinese Xi Jinping alla riunione annuale allargata dei BRICS, che si conclude domani a Kazan, in Russia, e che ha tra i suoi temi anche la possibilità di definire una nuova piattaforma per meglio rappresentare nella struttura della finanza globale le economie emergenti.
“Dobbiamo costruire dei BRICS impegnati per la giustizia, e tutti dobbiamo agire come precursori nella riforma della governance globale”, ha affermato il leader cinese. “Le dinamiche di potere internazionali – ha continuato – stanno subendo profondi cambiamenti, ma la riforma della governance globale è rimasta indietro per molto tempo. Dobbiamo sostenere un vero multilateralismo e aderire alla visione di una governance globale caratterizzata da una consultazione estesa, un contributo congiunto e benefici condivisi”.
Questa riforma della governance mondiale deve essere “guidata dai principi di equità, giustizia, apertura e inclusività”. In considerazione dell’ascesa del Sud globale, ha detto ancora Xi, “dovremmo rispondere favorevolmente alle richieste di vari paesi di aderire ai BRICS. Dovremmo avanzare nel processo di ampliamento della membership dei BRICS e nell’istituzione di un meccanismo di paesi partner, e aumentare la rappresentanza e la voce dei paesi in via di sviluppo nella governance globale”.
Il vertice di Kazan rappresenta il primo dopo l’allargamento del blocco e in vista di ulteriori ammissioni. Dopo la fondazione a quattro (Brasile, Russia, India, Cina) del 2009 e l’ingresso due anni dopo del quinto “socio”, il Sudafrica, quest’anno il gruppo si è ampliato per includere Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati arabi uniti. Ma alla riunione in corso in Russia, in tutto, sono presenti 36 paesi. Non tutti necessariamente compatti, né d’accordo su diversi temi.
Uno dei temi più complessi sul tavolo è quello della costruzione di un’architettura finanziaria inclusiva che sfugga ai vincoli posti da un ambiente globale incentrato sul dollaro. Si tratta di un tema urgente, secondo Xi: “Gli sviluppi attuali rendono la riforma dell’architettura finanziaria internazionale ancora più urgente. I paesi BRICS dovrebbero assumere un ruolo guida nella riforma. Dovremmo approfondire la cooperazione fiscale e finanziaria, promuovere la connettività delle nostre infrastrutture finanziarie e applicare alti standard di sicurezza finanziaria”. Insomma, i paesi presenti alla riunione devono collaborare per “garantire che il sistema finanziario internazionale rifletta più efficacemente i cambiamenti nel panorama economico globale”.
Il veicolo di questa collaborazione tra i paesi BRICS nel contesto finanziario è la Nuova Banca di Sviluppo che, nelle intenzioni del presidente cinese, “dovrebbe essere ampliata e rafforzata”.
La collaborazione, inoltre, deve essere intensa anche sul fronte della transizione verde e della rivoluzione tecnologica. “Con l’ultima ondata di rivoluzione tecnologica e trasformazione industriale che avanza a velocità accelerata, dobbiamo tenere il passo con i tempi e promuovere nuove forze produttive di qualità”, ha detto Xi. “La Cina – ha proseguito – ha recentemente lanciato un Centro per lo sviluppo e la cooperazione sull’intelligenza artificiale dei BRICS. Siamo pronti a rafforzare la cooperazione sull’innovazione con tutti i paesi BRICS per liberare i dividendi dello sviluppo dell’Ia”.

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