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L’ospedale di Beirut Sud fa entrare i media: no legami con Hezbollah

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Struttura evacuata dopo la minaccia di attacco imminente dell’Idf

Beirut, 22 ott. (askanews) – Il Sahel Hospital, nella periferia Sud di Beirut, ha aperto le sue porte ai giornalisti, dopo che l’esercito israeliano, che ha colpito con un attacco a poca distanza dal parcheggio, provocando almeno 13 morti e 57 feriti, secondo le autorità libanesi, ha affermato che Hezbollah utilizzava la struttura medica per nascondere denaro e oro in un enorme bunker sotterraneo.Tutto il personale e i pazienti sono stati evacuati dall’ospedale quando le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato di volerlo colpire.”Questo è un ospedale privato – ha spiegato il direttore, Mazen Alame – non è affiliato a nessun partito o organizzazione o movimento in Libano. È affiliato al ministero della Salute e all’Università libanese. Diploma centinaia di medici all’anno”.”Ieri l’allarme è stato spaventoso. Siamo stati costretti a un’evacuazione rapida e immediata. Tutti hanno preso i loro telefoni, molte persone hanno lasciato le loro cose. Abbiamo fatto uscire tutti i dipendenti. C’erano alcuni pazienti, li abbiamo trasferiti. Li abbiamo presi e trasferiti lontano”. “Per questo – ha spiegato – abbiamo invitato tutti i media a venire in ospedale. Abbiamo aperto tutte le stanze, tutte le porte. Abbiamo aperto anche i magazzini, in modo che possiate visitare l’intero ospedale e vedere. L’ospedale ha solo due piani sotterranei”.”Da Israele bisogna aspettarsi di tutto. Lo hanno fatto a Gaza, hanno bombardato gli ospedali con la scusa che c’era qualcosa. Quindi qui abbiamo sicuramente paura”, ha affermato Wafa Barakat, cuoca dell’ospedale.La struttuta già da fine settembre operava in modalità d’emergenza; secondo il ministero della Salute libanese, sei ospedali in varie aree del Libano hanno smesso di operare a causa dei bombardamenti israeliani.

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