domenica, 24 Novembre , 24

“In una scena de ‘L’amica geniale’ appare come se subissi uno stupro»

Parla l’attrice napoletana Daniela De Luca impegnata...

Conte batte Grillo alla costituente M5S: passato il quorum fra gli iscritti

Piccola contestazione nell'assemblea Nova. Fico: nessun...

Violenza donne, Roccella: oggi scene lontane da lotte per la libertà

"Usare 25 novembre per dimostrazioni aggressive...

All’Europarlamento destra spaccata in tre sul prestito Ue all’Ucraina

AttualitàAll'Europarlamento destra spaccata in tre sul prestito Ue all'Ucraina

Ecr a favore, Sovranisti contro, Patrioti divisi (Lega astenuta)
Bruxelles, 22 ott. (askanews) – I gruppi della destra del Parlamento europeo si sono divisi nettamente, con tre posizioni diverse, oggi a Strasburgo, durante il voto della plenaria del Parlamento europeo che ha dato il via libera definitivo (con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni) al prestito Ue straordinario fino a 35 miliardi di euro all’Ucraina, da rimborsare con i futuri proventi derivati dagli asset congelati della Banca centrale russa situati nell’Unione.
Mentre gli eurodeputati del gruppo conservatore Ecr (tra cui quelli di Fratelli d’Italia) si sono espressi massicciamente a favore del prestito all’Ucraina (con solo tre contrari e tre astenuti), i sovranisti nazionalisti del gruppo Esn (i tedeschi dell’Afd) hanno votato tutti contro (20 voti). Spaccati al loro interno, invece, i “Patrioti”, che comprendono la Lega, il Rassemblement national francese di Marine Le Pen e il partito Fidesz del premier ungherese Viktor Orban. Nel gruppo ci sono stati 39 astenuti (tra i quali tutti i leghisti italiani e i francesi del Rn), sette contrari e 22 favorevoli.
“La Lega – spiega un comunicato della delegazione del Carroccio nel gruppo dei Patrioti -, in tutte le sedi e a tutti i livelli, al governo così come in Europa, ha sempre sostenuto l’Ucraina e il suo sacrosanto diritto a difendersi dall’aggressore. Al tempo stesso, abbiamo espresso in più di un’occasione forti perplessità verso chi, in Occidente sembra preferire l’escalation militare alla diplomazia, soffiando sul fuoco e con il rischio concreto di una terza guerra mondiale”.
“Il sostegno a Kiev – sottolinea la nota della Lega – non può trasformarsi in un assegno in bianco, senza alcun controllo e condizionalità relativo all’acquisto di armamenti. In assenza di adeguate garanzie, la Lega si astiene sulla proposta della Commissione europea. Se davvero si desidera la pace, i finanziamenti Ue non possono in alcun modo favorire l’escalation della guerra”, conclude la nota.

Potrebbe interessarti

Check out other tags:

Articoli Popolari