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Generali e Fondazione Cattolica insieme per il Terzo Settore

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Obiettivo: crescita e coesione sociale del Paese

Verona, 19 ott. (askanews) – Capitale umano, sostenibilità economica e la rinnovata partnership con la pubblica amministrazione e con il mondo del profit.Sono queste le principali sfide del Terzo Settore. Come emerge dalla seconda edizione del Rapporto Terzo Settore 2024 realizzato da Generali Italia sotto il coordinamento di Country Sustainability and Social Responsibility e della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore, presentato a Verona, nell’ambito della Rassegna Poeti Sociali, ideata dalla Diocesi di Verona attraverso la sua Fondazione Toniolo. Per affrontare le sfide, Fondazione Cattolica ha lanciato due nuovi bandi del valore complessivo di 500mila euro ciascuno, come spiega Piero Fusco, Responsabile Business Unit Enti Religiosi e Terzo settore di Generali Italia e Vice presidente di Fondazione Cattolica. “Sono sfide importanti perché potrebbero minare la stabilità di questi enti, allora la sfida è, come Fondazione Cattolica, andare alla ricerca di orientamenti nuovi ad esempio molto si fa nel fund raising, poco nel people raising, noi stiamo lanciando apposta uno dei due bandi sulla ricerca di managerialità ma soprattutto di volontariato. L’altro è un bando che dia una mano a chi sostiene ed è già alla seconda edizione ed aiuterà le comunità del territorio. Ma torno alla parte di compagnia che ci vuole stare in modo unico sul mercato con una sua business unit dedicata, che è quella business unit Enti religiosi del terzo settore che è dedicata al dialogo e all’ascolto di questi mondi per trovare le nuove esigenze che sono esposte nel nostro rapporto”.La partnership a tre: terzo settore, pubblico e imprese profit è la strada da percorrere come sottolinea.Barbara Lucini, responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia.”Cosa ci dice il rapporto? Il rapporto ci dice che le realtà del Terzo settore dimostrano una straordinaria capacità di generare coesione sociale. Sanno rispondere ai bisogni reali delle persone, riescono a intercettare nuovi bisogni emergenti, fanno accadere le cose. Le sfide sono tante, un’idea di volontariato nuovo, la capacità di fare rete, ma c’è una sfida nella sfida che è quella di contribuire accanto alle imprese private e al nuovo ruolo delle pubbliche amministrazione, a rinnovare i modelli sociali di servizio assistenza e partecipazione nel nostro Paese. E per questo occorre che terzo settore, pubblica amministrazione e imprese private siano attorno al tavolo per coprogettare e coprogrammare i servizi che servono alla sfida della nostra società”.A dare ulteriore impulso al Terzo settore sarà un nuovo quadro normativo evidenzia Enea Dall’Aglio, Mbs Consulting – A Cerved Company che ha stilato il rapporto.”La riforma del terzo settore è in corso di attuazione, oggi questo settore vede la presenza di più di 300 mila organizzazioni che danno lavoro a 800 mila persone e che raccolgono l’adesione volontaria, la partecipazione attiva di 4 milioni di persone che col loro lavoro gratuito contribuiscono al benessere sociale del nostro Paese”.Si stima che il Non Profit abbia un valore economico annuo di 84 miliardi di euro, pari al 4,4% del PIL. La Riforma sta favorendo il riconoscimento degli enti e la trasparenza della loro gestione.

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